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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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188. IO SONO VENUTO PERCHE’ ABBIANO LA VITA E L’ABBIANO IN ABBONDANZA - un sussidio per imparare a nuotare nel mondo dell’affettività e della sessualità (2011 - Giorgio Leonardi) di Roberto Latini


Un libro per capire cos’è la sessualità, quella vera. Almeno secondo la così criticata e apparente anacronistica visione della Chiesa. Per entrare in questo argomento, l’Autore non parla di norme, ma lo introduce alla luce di quello che è l’essere umano nella sua globalità. La sessualità è legata a tutto l’essere della persona; se il sesso non è da vietare ma da proporre, lo è perché è l’espressione più profonda dell’individuo. Ciò che viene legato alla sessualità viene legato al proprio sentire e alle proprie relazioni umane e col mondo. Per la chiesa la sessualità è un elemento che condiziona tutta intera la vita, e quindi va vissuta con matura e piena consapevolezza, nel giusto e adeguato modo. E ciò per la felicità e realizzazione di sé. Diversamente la sessualità diventa una distorsione attraverso cui si distorce l’approccio alla vita. Col conseguente risultato di rendere depressi e tristi uomini e donne. Chi pensa che la sessualità può essere usata innocuamente secondo i propri desideri non si rende conto di quanto essa sia importante per la formazione interiore e per la capacità di apertura al mondo. Aveva ragione Freud, il sesso entra in gioco con forza nell’essenza dell’essere umano, ma nel come, la Chiesa la pensa diversamente. Sessualità ma anche affettività, perché tra le due cose ci sarebbe un legame forte che la cultura attuale tenderebbe a spezzare o, almeno, a minimizzare. Il sesso come atto atletico o di divertimento; sembra che dai mass-media a certa pseudo-intellettualità, si voglia sempre più banalizzare il sesso a mero piacere, escludendo che in esso possa avvenire un sommovimento della psiche umana. Questo tipo di certezza culturale viene da lontano per Leonardi. E così il libro inizia da Lutero e dalla divisione della Chiesa per spiegarci come il pensiero moderno sia andato verso questa concezione del sesso. Infatti per rendere libero l’uomo, i movimenti culturali hanno iniziato dalla critica verso la forma-famiglia, il nucleo di raggruppamento umano che la Chiesa chiama “cellula della società”. E cambiando il concetto di famiglia si cambia anche il significato del vivere sessuale. La forte eroticizzazione della società e l’uso dell’altro come mero mezzo di piacere pongono il prossimo quale oggetto per la soddisfazione dei propri desideri, insomma uomo e donna oggetto, quello stato che degrada la dignità umana. I mass-media spingono fortemente in questa direzione, non possiamo ipocritamente fingere che non sia così. Quindi si passa all’illuminismo, alle massonerie, alle dittature naziste e comuniste, ai movimenti dell’ottocento e del dopoguerra mondiale, passando poi per il ’68 fino all’edonismo attuale. Si parla di gy, di disturbi compulsivi, di figure genitoriali. Sulla figura del padre  si sottolinea per esempio il ruolo importante, mentre nel passato recente essa veniva vista come figura oppressiva e autoritaria da abbattere; ma ciò avrebbe causato non solo la crisi della famiglia ma anche la crisi della società; poiché mettendo in crisi l’autorità paterna, si è messa in crisi ogni forma di autorevolezza, invece necessaria per il mantenimento di una funzionalità sociale senza la quale tutto crollerebbe nel caos più totale. E all’interno della dissertazione sul sesso entra in gioco anche la differenza di genere maschio-femmina, i quali sono appunto anche padre-madre. Naturalmente Giorgio Leonardi, che è sacerdote in una parrocchia di Trieste (nato a Terni) con incarico presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Triveneto, ha scritto il libro per collocare tutta la disquisizione psico-scientifico-culturale sulla sessualità in una visione di fede in cui perciò si parla di Dio. E Dio non è contro la scienza, né contro l’uomo. In particolare si spiega di come il Dio in quanto trinità può spiegare cosa sono una donna ed un uomo che si uniscono. Si capisce il senso forte della sessualità se si capisce cosa è Dio e quale relazione ha l’essere umano, creatura, con il Signore Creatore. La Trinità è una relazione; Dio è relazione. Uomo maschio padre, donna femmina madre, sesso, sessualità. La relazione di Dio con gli uomini è il rapporto Padre-figlio; la figura del padre fa capire il senso della relazione: si tratta di puro amore. Il Padre non è autorità ma autorevolezza, non è imposizione ma guida, non è dittatura ma amore, lo è per costituzione in sé. Il Padre crea gli uomini per amore, e sarà l’amore a guidare tutta la storia fra loro. L’autorevolezza di Dio Padre nasce direttamente dall’amore, e Gesù è la forma con cui Dio presenta il proprio amare. Dio non è uno sconosciuto, se uno si chiede come ama Dio, basta guardare Cristo. Ecco quindi qual è la relazione sessuale vera, quella che dà gioia: è quella che sta dentro l’amore. La Chiesa dice che nel profondo dell’uomo è scritto il desiderio di donarsi, quando l’uomo si dona si realizza, quindi diventa felice. Ecco che se il sesso diventa dono allora dà il Grande Appagamento, che unito al piacere corporeo regala anche il godimento psichico, mentale e spirituale, cioè totale; in una fusione corpo-spirito veramente unica. E se in tale dono è inscritta anche la nascita di un bambino, ecco che la cosa diventa strabiliante e meraviglia stupefacente. a qui si comprende perché il matrimonio per la Chiesa è Sacramento, cioè evento considerato sacro. Se la sessualità è importantissima per la capacità comportamentale di ogni tipo di relazione, essa non può essere superficializzata, ma va inserita nel contesto di costruzione di una vita responsabile che sa dove collocare ogni proprio comportamento. Pur non essendo esaustivo, questo lavoro sa estrapolare molto di quello che serve ad osservare in modo globale un tema del genere. E’ da lavori come questi che si possono aprire dibattiti leali e approfonditi. Usando libertà, senza avere voglie di sopraffazione e senza usare preconcetti, si possono mettere a confronto le posizioni. L’autore del libro critica certa assenza del mondo cattolico, inteso in senso allargato, e non solo clericale, che non ha saputo opporre motivazioni nei decenni passati agli argomenti che andavano contro la famiglia e contro i valori cristiani. I valori cristiani non sono solo un patrimonio storico e culturale, ma anche un potente sedimento di sapienza ancor oggi valido. Una sapienza che la Chiesa oggi sa usare con grande metodo scientifico sottoposto alla ragione; quindi nessun uomo moderno dovrebbe temere le voci della Chiesa, dato che essa è disposta a dialogare in questi termini. Io personalmente, leggendo il libro, anche se talvolta la forma di scrittura non mi soddisfa pienamente, trovo tutto ben collegato. Sulla critica che  Leonardi fa ai cattolici mi esporrei di più. L’errore degli uomini cristiani è stato duplice: da un lato essi sono stati troppo duri, dall’altro troppo morbidi. Egli ha scritto di come gli uomini di Dio hanno taciuto mentre la sociologia e la psicologia sparlavano, psico-sociologia che ha dovuto successivamente ricredersi in molti punti. La paura di essere fuori dai giochi ha fatto accettare la mentalità corrente con reazioni deboli; e molti fedeli hanno creduto giuste cose che il mondo laico ha esaltato, e non sanno più quale valore certi comportamenti hanno. Io però non mi fermerei qui; certe ribellioni nascono da prima del dopoguerra e non solo per colpa della massoneria o delle guerre mondiali (che fecero mettere in dubbio l’esistenza di un Dio buono e provvidenziale). La Chiesa ha avallato troppi tabù sociali, spesso creati dai laici che li utilizzavano per fini maschilisti o di potere, che hanno colpito la libertà delle persone, senza che queste potessero capire e scegliere responsabilmente la fede matura. Quando si obbliga un individuo al tabù, prima o poi egli si ribellerà. Si può rispondere che è il male è dentro di noi, in quanto egoisti, a farci ribellare contro Dio; vero, e appunto per questo ancora più bisognava avvicinarsi in modo differente agli uomini per abbattere quei legalismi che Cristo aveva criticato nel popolo ebraico. Se Giovanni paolo II fece l’atto pubblico di chiedere scusa, non lo fece solo per caricare la Chiesa dei peccati altrui come fece Gesù con la croce, ma anche per caricarsi di quelli della Chiesa fatta di uomini, peccati veri e reali. n’altra cosa che mi lascia perplesso è il concetto della diversità. Nella diversità c’è il valore del saper convivere, se ognuno accetta non solo il difetto dell’altro, ma anche il modo di essere dell’altro, nasce un movimento di unione che si chiama amore. L’amore è stare insieme costruttivamente nella diversità. Certo le differenze caratteriali e di talento tra le persone sono una ricchezza, mentre l’omologazione è pericolosa; ma il concetto di dignità della persona, inalienabile come pure la libertà, non può essere lasciata in balia della storia e considerata come elemento della differenza. La Chiesa è obbligata a dare il suo contributo ad abbattere le barriere che negano dignità e libertà; naturalmente bisogna intendersi sui due concetti. La Chiesa comunque in passato ha spesso avallato una società statica, in cui le fasce sociali erano immobili e dove la connivenza col potere era forte, anche quando il potere era violento. Ricordiamoci che Lutero ha creato lo scisma, ma che i Papi erano davvero corrotti, mica se lo è inventato. Se non lo avesse provocato Lutero quell’anno, lo avrebbe realizzato qualcun altro l’anno dopo. a ora la Chiesa cerca di recuperare il tempo perduto e la fatica è grossa perché il mondo cattolico è rimasto indietro: aborto; eutanasia; pornografia…sembra tutto accettato come normale. Adesso che finalmente la Chiesa ha capito come deve fare, le risorse umane non sembrano sufficienti (come dice il vangelo: “La messe è tanta ma gli operai sono pochi”). oncludendo: la sessualità non può essere un mezzo per conoscersi tra ragazzi; né può essere banalizzata come semplice espressività di sé. Come dice Leonardi: “L’atto sessuale ci dice, nel corpo, che siamo tutto uno per l’altro, e quando si realizza questa unione, anche il nostro cuore e il nostro spirito pretendono lo stesso livello di unione perché siamo un’unità”, cioè unità di corpo e psiche.  Sky Robertace Latini

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)