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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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198. IN MEMORIA DEL TASTIERISTA JON LORD (1941-2012) di Sky Robertace Latini


Nel mondo del rock due inglesi sono i veri ‘Dei’ della tastiera. Uno viene dal Progressive Rock degli Yes, Rick Wakeman, l’altro proviene dal mondo del rock duro, ed è il baffuto Jon Lord (nome completo: Jonathan Douglas Lord), membro dei mitici Deep Purple.  Questi è deceduto per embolia polmonare, dopo un anno di tumore al pancreas, lo scorso 16 luglio 2012, a 71 anni. Ultimamente non militava più coi Deep per una scelta artistica, volendo continuare con esperienze lontane dall’Hard Rock. Ma della “Profonda Porpora” lui è stato uno dei fondatori sin dal primo album, “Shade of…”, nell’anno 1968 (mentre per esempio il famoso cantante Gillan entra in scena solo nel quarto disco, “In rock” nel 1970). Co-compositore di “Smoke on the water” (1972), il brano più famoso della band (infatti nella memoria anche tra i non appassionati di rock), la sua impronta nella band rimarrà sempre molto forte. Figlio di musicista, studiò al “College Of Music” di Londra. Il suo inizio con gruppi musicali fu nel genere Jazz, ma partecipò anche al primo album dei Kinks del 1964. Nella musica dei Deep Purple le tastiere sono in una collocazione importante se non fondamentale, e lasciano spesso intravedere l’amore di Lord per il sinfonismo, sebbene la matrice prevalente del gruppo sia blues-rock’n’roll. Lord si rifà talvolta alle sue passioni che sono Bach, Beethoven, Strauss e Brahms. E’su queste passioni che i Deep Purple suoneranno in associazione con Orchestra classico-barocco-sinfonica nel 1969, prima volta nella storia per un gruppo rock. Tale ispirazione porterà Lord ad ammorbidire i suoni della band anche nei dischi più duri. Ma non mancano anche sferzate violente in una tecnica innovativa nell’uso dell’organo Hammond, con cui Jon creerà sempre assoli virtuosistici in un continuo duetto con la chitarra di Blackmore, anche lui amante della musica classica, ma dalla potenza rocciosa. Le tastiere di Lord continueranno a seguire progetti classicheggianti in parallelo e anche dopo la carriera coi Deep, fino ad abbandonare del tutto l’hard rock. In realtà, dopo lo scioglimento del 1975 dei Deep Purple (si riformeranno nel 1984), Lord, insieme ad altri due membri dei Deep, opererà nei Whitesnake, ancora hard rock, ma molto più blueseggiante.  
Numeri:
16 album coi Deep Purple
26 album live di vario tipo
7 album solisti
6 album coi Whitesnake
8 album con vari artisti (tra cui Kinks e Lynyrd Skynyrd)

Il suo ultimo lavoro discografico nel 2007 intitolato “Danger: white men”; un album di blues-rock. Si spegne un uomo che ha dato molto in quanto ad innovazione nel mondo della musica, e se vogliamo una piccola nota critica, mi duole aver visto che la maggior parte dei media italiani non ne ha dato notizia. Jon Lord è stato uno dei maggiori artisti della musica internazionale; merita un sentito applauso. SKY ROBERTACE LATINI

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)