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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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218. VIAGGIO IN ISRAELE – la sensazione emozionale (I parte) di Sky Robertace Latini



Gli odori, le immagini, il movimento, sono dentro la testa. Si è tutto succeduto in dieci giorni molto intensi, ma non sono stati archiviati nel cervello in modo confusionario. Sembra invece molto chiaro, grazie ad una esperienza vissuta col cuore. Io sono credente, ma va specificato cristiano cattolico, poiché tanti sono i pellegrini che accorrono in Terra Santa, visto che è il centro di molte fedi diverse (monoteiste diverse ma anche cristiane diverse). Così quello che poteva essere perso con la mente, è trattenuto dalle emozioni, che ne hanno sottolineato i passaggi. Quei territori hanno un passato storico travagliato, ma è l’unico posto in cui la storia è narrata da un libro religioso: storia e religione coincidono. Da questo si può capire come sia difficile per gli ebrei separare le due cose. Per un cristiano non palestinese (europeo come me per esempio) il libro di fede e il libro di storia sono differenti, ma il libro di fede, laggiù diventa terra e roccia, polvere e profumi. Tornare da quei posti vuol dire portare via il dono della concretezza; abbracciare meglio una realtà, che è stata quella di Cristo ma che è anche dei credenti. Se il fedele cristiano vuole farsi grande perché si crede convertito, un viaggio in Oriente, verso la terra natia di Gesù, non può che renderlo umile. Non ci può essere esaltazione al ritorno, ma solo dolcezza; quella che si riceve calcando il suolo che Egli ha calcato. Seguendo i suoi anni di predicazione, luogo dopo luogo, si capisce l’amore di Cristo per gli uomini, per ogni singola persona, per me. E come si fa ad esaltarsi, ad inorgoglirsi, quando vediamo meglio che è una storia che porta al sacrificio. Una storia detta di Salvezza che potremmo definire di fidanzamento, e poi di unione, in una tenerezza umana (e divina per chi ci crede) che lascia solo un senso di dolce vicinanza. Non sono un amante dei santini e delle devozioni superstiziose; ma per me mettere la mano nel foro dove si dice fosse stata infilata la croce o inginocchiarmi nel Santo Sepolcro, sono un segno da usare come memoriale per cercare di vivere appieno il mio rapporto con Dio. Sulla Bibbia, il messia è chiamato segno di contraddizione, e davvero lo si percepisce in Israele dove anche i cristiani, divisi nelle loro confessioni (Armeni/Ortodossi/Cattolici/Protestanti/Copti), litigano per un pezzo di santuario. Gesù di Nazareth è tale segno in tutto il mondo, ma lo è ancor di più nella Terra Promessa degli ebrei, perché invece dell’unione d’amore c’è la separazione culturale e religiosa. Ognuno pretende per sé un pezzo di Cristo, quando con l’ostia un pezzo di Cristo diventa invece un tutto Cristo. Poi io ho bevuto birra, mangiato bene e acquistato musica metal israelita; quindi ho vissuto anche il lato vacanza. Ma sono tornato con una nostalgia che non mi lascia, vivendo soprattutto un pellegrinaggio. Dieci giorni (sono tornato il 26 agosto 2012) pieni di contatti forti, e con me la sensazione di essere amato; i vangeli lì si sono raccontati con l’irruenza dell’amore. Del resto la Terra Santa è detta il “Quinto Vangelo” poiché pare che parlino anche le pietre. Tornare alla vita quotidiana non è pesante, pesante è il timore di dimenticare questa amorevole attenzione di Dio verso di me.   SKY  ROBERTACE  LATINI

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)