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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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257. LA FESTA NON VENGA GUASTA di un'Americana a Venezia


Quasi tutti gli abitanti dell'Occidente festeggeranno il 25 Dicembre, cristiani e non.  In Italia, a differenza degli Stati Uniti, è festa anche il 26, Santo Stefano.  In America come in Europa, i praticanti non mancheranno in chiesa durante le feste.  Chi non è religioso comunque parteciperà allo scambio tradizionale di strenne.  Molti non religiosi daranno volentieri qualche soldo, qualche confezione di cibo, o qualche giocattolo nei raccolti natalizie destinate agli indigenti.  Quasi tutti vengono contagiati dalla caritas nei giorni che portano al Natale.  Eppure, ci sono occidentali che non sopportano di sentire nemmeno una parola.  Non festeggiano per protesta.  Negli USA ci sono gruppi che affermano fermamente che la festa natalizia è un'imposizione illegale perché di natura religiosa: la sua esistenza nella vita pubblica priva loro del diritto di ignorarla, dal momento che il 25 Dicembre, Christmas Day, è stata dichiarata festa federale nel lontano 1870.  Questi, che ormai si descrivono come pensatori liberi, freethinkers, non solo atei, preferirebbero vivere il 25 Dicembre come un giorno lavorativo, oppure si accontenterebbero di festeggiare il solstizio invernale.  Tutto questo perché dentro la parola "Christmas" si trova "Christ" e "mass," parole che vogliono dire "la messa di Cristo."  Commerciale com'è diventata, questa ricorrenza è troppo religiosa per loro.  Per questo motivo si oppongono con forza a ogni gesto natalizio mosso dai loro Comuni, dalle scuole pubbliche, e persino dai pubblicitari ed i negozi.  Davanti ai secolaristi progressivi, come vengono descritti dai media, non si dovrebbe usare la parola Christmas.  Si dovrebbe invece preferire la parola Holiday (festa).  Quindi, dove va montato un albero di Natale in un palazzo che è stato pagato con le tasse dei cittadini, l'albero si deve chiamare "the Holiday Tree" a pena di doverlo togliere.  Se vengono offerti concerti natalizi in posti pubblici, incluse le scuole, il programma non deve includere canzoni che nominano simboli religiosi.  Niente angeli, pastori, mangiatoie, ecc.  Guai a montare la Natività in certi luoghi dove questi guastafeste possano protestare.  Ci sono Comuni che non allestiscono più gli addobbi tradizionali per paura di agitare i residenti infedeli e forse dover affrontare una vertenza legale!  Assurdo, dici.  D'accordo.  Perché in fin dei conti, "la guerra contro Natale" non è di pura natura religiosa:  diventa una guerra culturale.  Gli infedeli occidentali che guastano la propria festa rischiano di trovarsi domani in opposizione a individui di culture molto più intolleranti della loro.  Rimpiangerebbero il vecchio Natale.  Evidentemente, gli intransigenti nostrani non hanno mai capito, oppure hanno dimenticato, che il Natale, da quando è stato inventato più volte nella sua storia, è sempre stato pensato per i piccoli, per le famiglie, e per i più bisognosi.  Stranamente, il Natale non è nemmeno riconosciuto come festa ufficiale da ogni setta cristiana!  Comunque sia, il periodo di Natale mette in rilievo il ritorno della luce, come fecero le feste invernali di epoche lontane, solo che per i cristiani si intende la luce con la "L" maiuscola.  Fa piacere che, al momento di illuminare l'enorme albero che sta davanti alla Casa Bianca, il Presidente lo abbia appena chiamato con il suo vero nome:  "the Christmas Tree."  L'albero nazionale di Natale.  Per la maggioranza, si capisce, la festa non è ancora guasta.  Con questo, auguro a tutti, credenti e non, un Buon Natale.     UN’AMERICANA A VENEZIA         

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)