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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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292. “STRAIGHT OUT OF HELL” Helloween (Germania) – 2013 di Sky Robertace Latini


Nonostante gli anni di carriera i loro dischi continuano a piacermi. “NABATAEA” è il pezzo più bello perché è anche il più atmosferico e complesso. Assolutamente non una novità (vedi lo stupendo “Keeper of the seven keys-The legacy” del 2005) per la band ma comunque d’impatto ed efficace. Velocità e parti meno veloci si alternano sfociando in un ritornello melodico. Le chitarre sferragliano senza sosta (gli accordi sono un po’ orientaleggianti e in un passaggio assomigliano a “Gates of Babylon” dei Rainbow). La parte centrale si ammorbidisce e poi torna dura con una certa cattiveria. Le variazioni sono più d’una e quasi tutte basate su linee vocali diverse, anche se sono presenti momenti chitarristi solisti quando veloci quando morbidi.  “WORLD OF WAR” è a partenza fulminea in tipico stile Power. Poi però rallenta con un bel riff scuro accompagnato da voce cattiva. Per il ritornello la linea vocale si apre “in chiaro” lanciandosi in una iperorecchiabilità  epica quasi da musical. C’è un assolo carino di basso che anticipa la parte strumentale con chitarrismi variegati.
“BURNING SUN” è la canzone più dura dell’album, e anche la meglio riuscita insieme a “Natabaea”. La voce assomiglia a quella di UDO degli Accept (tedesco anch’egli) perché più roca che nelle altre song dell’album. Il ritornello è uno dei più epici di tutto il lotto. Alla fine del lavoro c’è una versione della stessa con l’aggiunta di una tastiera vintage stile sonoro inizio anni ’70 che però non aggiunge nulla al valore della composizione. “WAITING FOR THE THUNDER” abbandona la velocità per un ritmo più cadenzato quasi ballabile. La voce inizia con calda bassa tonalità. La linea melodica è semplice ma contiene un bel pathos pur adottando una leggera commercialità. Ad ammorbidire ulteriormente l’anima della song è inserito il pianoforte che accompagna tutto il pezzo con poche semplici note ma estremamente efficaci. “STRAIGHT OUT OF HELL” parte subito in quarta con un bel classico riffing corposo. Power Metal dallo stile epico e cantabile che gruppi come Gamma Ray e Freedom call (sempre germanici) nel tempo hanno copiato proprio dagli Helloween. Pezzo fresco e divertente che sprigiona allegria. “CHURCH BREAKS DOWN”” un coro e un organo ecclesiastico presentano il brano che subito dopo offre un attacco frontale per velocità ed impatto, che si spezza quando inizia la parte cantata. La linea melodica alterna durezza e orecchiabilità con grande dinamicità. Atmosfera di ampio respiro nonostante l’incedere violento di alcuni momenti; aumentato anche dal bello sprazzo solistico. Con “Natabaea” e “Burning Sun” crea un trittico perfetto facendo parte delle tre più belle canzoni di questo lavoro.  Mi piacciono molto anche “Years” e “Make fire catch the fly” pur apparendo leggermente minori per via dei ritornelli non proprio originali. C’è infine una ballata “Hold me in your arms”, che non è terribile ma piuttosto banale, forse la peggiore mai composta dagli Helloween.  Non possiamo dire che questa nuova pubblicazione sia innovativa. Si ascoltano gli Helloween come già si conoscevano; fedeli a se stessi, con brani di Power metal, talvolta epico, senza sbavature e con una verve sempre fresca. Buona dose di ironia e di happy sound. E non mi associo alle voci che vogliono questo cantante poco espressivo; a me piace moltissimo. Rispetto all’album “7 sinners” del 2010, questo è leggermente migliore. Il voto può essere alto (8,5) e non si alza ulteriormente perché da una band fondamentale e di alto rango come essa è, ci si aspetta ogni volta chissà che colpo di genio. Il tono recensivo sembra dimesso, ma è solo perché siamo ormai abituati alla loro bravura, il disco è invero di qualità e mantiene un alto livello di tonicità.  sky robertace

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)