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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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338. CREMA! CREMA!! CREMA!!! di Cristina Spera





Mai visti tanti gusti tutti insieme! E quanti colori! Questo pensa Elena mentre si avvicina al banco-gelato, schiacciando mani e naso contro il vetro, rapita e incantata da quel trionfo di golosità. Aspetta paziente il suo turno, muovendo gli occhi a destra e sinistra, nel tentativo di contenere tutto. “Che ci mettiamo?”Chiede l’omino del gelato che ha già estratto il cono dall’apposito contenitore e lo ha avvolto nell’immancabile tovagliolino di carta.  Elena, che aveva tanto atteso quel momento, è impreparata, stordita. Timidamente dice:” Crema!” Il primo gusto che le viene in mente. “Poi?” Incalza il gelataio.  Lei annaspa alla ricerca di nuove parole, volge il capo di qua e di là cercando un aiuto che tarda ad arrivare.  Un sospiro profondo e poi…”Crema!!” Per la seconda volta. “Ho capito che ti piace la crema - Insiste il ragazzo del bar - Ma puoi scegliere fino a tre gusti, quattro se non metti la panna!”. Lei lo sa bene, ma non riesce a dire altro se non “CREMA!!!” Stavolta urlando, quasi un grido di dolore.  La mamma si volge e le aggancia gli occhi. Una mamma presente, attenta, che stavolta però si è distratta e non coglie l’imbarazzo. “Possibile che sai dire solo crema? Guarda quanti gusti ci sono!” “Mi piace solo la crema!” Conclude perentoria, ma non è così e lei lo sa bene. Intanto tende la mano al ragazzo che si sporge con tutto il busto oltre il bancone. E’ piccola Elena: non sa ancora leggere. Afferra sicura il gelato e comincia a leccarlo, non con voracità, quanto piuttosto con frenesia, tentando di ricacciare indietro le lacrime che si sono affacciate su quegli occhioni blu. Ci riesce, ma solo in parte: una goccia sfugge al controllo e cade su quel maledetto gelato alla crema, rendendolo meno dolce e più salato. CRISTINA SPERA

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi ripeto ma ogni volta penso che Cristina abbia il dono di descrivere e regalare sensazioni con poche sapienti pennellate.....la sintesi è un dono che denota intelligenza e capacità.
A primo acchitto il racconto strappa un sorriso ma subito dopo ci induce a riflettere.
Semplicemente: brava!
Chiara Passarella

Roberto Latini ha detto...

Tutto costruito in perfetta sintesi donando un pizzico di poesia. E poi c'è la comunuione col lettore che torna un pò bambino davanti a un bancone di gelati colorati.
Sky

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)