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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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351. LA MUSICA CLASSICA EVOLVE GRAZIE AL METAL SINFONICO? di Sky Robertace Latini


La musica classica, dice Wikipedia, non è quella greco-romana. Nelle altre arti quando si usa il termine classico ci si riferisce a quel periodo. La musica viene chiamata così solo quella invece che va dal 1730 al 1830 circa. Il metal sinfonico assume in sé le caratteristiche della musica classica e le mescola con la sonorità metal della chitarra distorta e della tecnica dei riff, snaturandone però parzialmente l’anima rock, cercando invece sempre di più la fisionomia della sinfonia. Più in particolare, la musica sinfonica è dentro il contenitore della classica ma con l’utilizzo di un numeroso gruppo di strumenti che crea la cosiddetta “orchestra”. Ed è alle orchestre spesso che il mondo rock guarda. Nel rock ci sono stati esperimenti di unione tra orchestre vere e proprie e gruppi rock. I Deep Purple nel 1969, incisero “Concerto for group and orchestra” (loro IV album composto dal tastierista Lord) in collaborazione con la Royal Philarmonic Orchestra; prima di iniziare a fondare l’Hard Rock. Anche i Procol Harum vi si cimentarono live con la Edmonton Symphony Orchestra nel 1972. Essi sono esempi diversi: i D.Purple composero un’opera appositamente per orchestra; i P.Harum invece fecero accompagnare con l’orchestra le loro song già create e arrangiate in maniera rock. Spesso questa seconda modalità è quella preferita: lo hanno fatto persino i Metallica (“S&M” nel 1999) e i Kiss (Alive IV nel 2003). Una moda o una voglia di vederne l’effetto: versioni orchestrate di brani esistenti, spesso una delusione; a volte l’orchestrazione appare solo come una decorazione e non dona valore aggiunto. Il metal sinfonico però è ben altro: è la nascita di un genere che non traveste il metal di orpelli sinfonici, ma è esso stesso sinfonico. La scuola viene dal mondo delle tastiere e del sintetizzatore, che già nel Prog-rock anni ’70 avevano offerto buona prova di sé generando atmosfere sinfoniche e maestose, per esempio nel sound dei raffinatissimi Yes. La tecnologia strumentale oggi trasforma le tastiere e le chitarre in veri contenitori di magia che permettono di produrre ogni suono ed effetto esistente. E così, senza il bisogno di avere una orchestra, si può suonare come se fosse presente. Attualmente Nightwish; Rhapsody Of Fire; Epica e Dark Moor sono i più alti rappresentati di questa epopea sinfonica nel metal. Guarda caso sono europei come europea fu l’antica musica classica. Sono rispettivamente finlandesi; italiani; olandesi e spagnoli. Ma anche negli Stati Uniti c’è chi vi esercita con insistenza e buonissimi risultati: i cinque album metal-sinfonici della Trans-Siberian Orchestra di Jon Oliva (ex-Savatage) sono un ottimo esempio. Tornando all’Europa quest’anno si  aggiungono all’arena sinfonica i tedeschi Rage, che si cimentano con la Lingua Mortis Orchestra, seguendo una inclinazione solo accennata nel loro passato. Altre band metalliche in questo 2013 hanno dato il loro apporto sinfonico: i norvegesi Sirenia con la loro fredda aurea e gli austriaci Edenbridge. Ma essi dimostrano come si possano dare vesti differenti al symphonic-metal vestendolo anche di goticismo i primi e di leggerezza Pop-rock-AoR i secondi. Gli spagnoli Dark Moor poi sono usciti con un metal sinfonico assolutamente orecchiabile, diminuendo il loro livello di pomposità e rimanendo comunque aulici. Ma la musica classica può anche essere intesa come medievale e folk, oppure come lirica, nelle performance vocali con tenori e soprani, e questi elementi li ritroviamo anche nel metal sinfonico. I Nightwish con Tarja hanno influito molto, dal 1997, per gli anni successivi, all’entrata della timbrica lirica nel sound metal, e molte band sinfoniche posseggono voci femminili che cantano soprano. Le voci del symphonic metal sono spesso estremamente tecniche, sebbene si utilizzi talvolta anche il cantato growl. Ma oltre che alla musica sinfonica classica, il metal sinfonico è debitore anche alla realtà delle colonne sonore. Sia i Nightwish che i Rhapsody Of Fire hanno composto parti che hanno una alta caratteristica descrittiva e che ampliano prepotentemente le loro arie così da raggiungere atmosfere di ampio respiro. Ciò è tanto vero che per le band come i  Rhapsody Of Fire è stato coniato il termine “Hollywood Metal” o “Film-score Metal”, a contrassegnare quale sia il loro genere musicale. Un elemento da considerare quando si parla di Metal in genere, è l’estrema prova di forza ed energia che esso imprime. Se da un punto di vista strutturale e di arrangiamento la musica classica e il metal sono differenti, da un punto di vista espressivo e atmosferico, per le sensazioni forti che suscitano, i due generi musicali sono avvicinabili. Le sinfonie della musica classica posseggono contemporaneamente estrema soavità e potenza, e così avviene per il metal. Entrambi non hanno mezzi termini espressivi, ma si muovono sul massimo del pathos possibile. Se poi il metal assume connotati anche ipertecnici, anche da un punto di vista del virtuosismo essi riducono le loro differenze, e il Symphonic-Metal è il genere metal che meno si distacca dall’essenza della musica classica, persino strutturalmente. Quando si arriva al metal sinfonico la simbiosi è quasi perfetta e anche concettualmente il song-writing ricalca la classica. E’ qui perciò l’elemento che snatura il connotato rock del metal, fino a diluirne il significato musicale primigenio. Ma se a contatto della musica classica il metal sembra perdere parte della sua identità, offre alla musica classica una opportunità: quella di tornare attuale. Con la sonorità metal la musica sinfonica acquista ancora più maestosità e grandiosità, aumenta il suo grado di magnificenza. E’ come se la musica classica, ormai statica da tempo, avesse ottenuto dal metal la chance di evolvere. Sulla musica classica c’è l’elemento Colonna Sonora. Quest’ultima, per alcuni critici, ha avuto il compito di far evolvere la classica. Molte soundtrack hanno caratteristiche prettamente orchestrali ed esse probabilmente sono la faccia moderna di quella. In tale contesto si può inserire la discussione anche sul metal sinfonico e sul suo apporto alla classica. SKY ROBERTACE LATINI

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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(Carl Gustav Jung)