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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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374. “THE IDLER WHEEL IS WISER THAN THE DRIVER OF THE SCREW AND WHIPPING CORDS WILL SERVE YOU MORE THAN ROPES WILL EVER DO” Fiona Apple (USA) - 2012 di Sky Robertace Latini



Questo è il quarto album dal 1996: titolo un sacco lungo, ma non è la prima volta (era successo già col secondo lavoro, ed era ancora più esagerato). Già voler mettere un titolo così significa uscire dalle righe (anche in senso letterale). E la musica rispecchia l’essere insoliti, anche se i brani posseggono la tradizionale forma canzone.  Un album per chi non ama la solita solfa. Siamo nell’ambito di un suono pacato realizzato però ironicamente e al tempo stesso sentito, profondo. Un disco non commerciale ma perfettamente udibile; orecchiabile ma non ruffiano. E’ un disco altro, facente parte di quei lavori musicali che non vogliono allinearsi, che non amano l’omologazione. Uno stile intimista ma di forte espressività. Una donna nata nel ’77, e che nella sua maturità continua a cercare l’originalità. “EVERY SINGLE NIGHT” possiede una atmosfera sognante, dentro il suo forte tono caratteriale, dopo la voce a volte sussurrata altre volte tonica, si diverte in una interpretazione insinuante ed eclettica. “DAREDEVIL” contiene ritmica e verve jazzistica, in una istrionica espressività lieve ma non dolce, dove fuoriesce una roca voce nervosa. “VALENTINE” ha dalla sua un pianoforte che sorregge con dinamicità il brano che scorre normalmente con dolcezza fino al ritornelo dove gli “you-you” ripetuti degli “I love you”, si evidenziano un po’ schizoidi. Il carattere soft ha quindi come contraltare l’ardire di toni forti. “LEFT ALONE” inizia con percussioni jazz a cui fa seguito un pianoforte circolare ancora più jazzato. La voce è solida con un tremolio seducente e con acuti in falsetto assolutamente intriganti. L’ossessività andante del pezzo risulta alla fine piuttosto ipnotica. Forse il brano vocalmente più interpretato e articolato. “HOT KNIFE” è il pezzo maggiormente elaborato dell’album. Anche qui vive una verve jazzistica. Percussioni di tamburo scuro e pianoforte frizzante. L’intreccio di voci sovraincise portano due diverse linee vocali, nella prima parte presentate isolatamente,  che rendono il pathos in crescita. La ritmica è spesso essenziale, ma mai banale, con percussioni spesso ovattate. La musica è jazz; pop; rock, in una area musicale che è quella alternativa. C’è orecchiabilità contenuta dentro una efficace ricerca di altro. Si sente la genuinità della sperimentazione, dello sforzo di tirare fuori un tormento difficilmente esternabile. Sembra che la normale espressività non basti all’autrice, come se le linee melodiche realizzate non siano state sufficienti a comunicare l’intera anima della cantante. Alcuni brani sembrano morbidi ma esternano escrescenze elastiche, come di un grido che vuole uscire ma rimane invischiato nel contesto pastoso. C’è una evocazione elegiaca legata ad un senso di incompiuto. La storia di Fiona donna passa per sofferenze (uno stupro subito a dodici anni), e la storia di Fiona artista vive di genuina non arrendevolezza, e anche di ribellione al music business. Uno stile che non ammette confini, e soffia come un gatto, senza però urlare. Possiamo metterla accanto a Kate Bush o a Tori Amos, e, al limite, persino a Bjork come attitudine e come ricerca di linee vocali particolari, tra il dolce e l’acidulo. Un disco che va tra i migliori dell’ultimo decennio. Non la conoscevo questa artista, fortuna che in questo blog Rapaccini ha usato la sua musica come sottofondo (video di “Hot Knife”). Amo le sorprese. SKY ROBERTACE LATINI

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)