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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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389. RIVERBERI DI LUCE di Chiara Passarella

Riverberi di Luce

(la capacità di entrare nella fisiologia sentimentale dell'anima...)



Venerdì 3 gennaio alle ore 17,00 presso il Caffè Letterario del BCT (Biblioteca Comunale di Terni) si è svolto l’incontro con Vanessa Stolfi,  autrice di “Riverberi di luce”. L’autrice stessa ha letto le proprie poesie, Maurizio Ruggeri ha accompagnato magistralmente la lettura, Elisabetta Almadori ha condotto la presentazione ed io ho condiviso con il pubblico e con Vanessa alcune riflessioni sulla sua opera poetica. Nata a Potenza, Vanessa è una giovane poetessa dal futuro promettente. Riverberi di luce è la sua prima pubblicazione, ma ha già riscosso consensi e apprezzamenti di pubblico e di critica. Ha studiato pianoforte fin dall’età di 7 anni, e il suo amore per la musica l’ha portata a frequentare anche il Conservatorio per un lungo periodo, studi poi interrotti per dedicarsi a quelli universitari. E’ recente il suo approdo alla spiritualità del Buddhismo.  Come ci ricorda l’autrice stessa all’inizio del libro, queste poesie sono frutto di un arco temporale tale che è inevitabile notare una evoluzione stilistica e tematica. Ma nonostante ciò, nonostante l’evoluzione chiara,  rimane in Vanessa l’esigenza  di relazionarsi con l’altro, attraverso  l’esperienza emozionale  e consegnarci   una parola  ardente, collocando  la ricerca di semplicità della lingua come punto di arrivo di comunicazione e comunione: "la semplicità non è un punto di partenza, è un punto di arrivo". Questo significa “far accadere” le parole come evento, non scorporarle dal loro significante, ma lavorare sulla loro pienezza di senso, farle brillare nella loro massima possibilità di espressione. Parole che irradiano non solo significato ma soprattutto energia vibrante. La poesia di Vanessa , nonostante la giovane età, è una poesia che insegue la vita per mostrarla nella sua nudità. Questi versi trasmettono emozioni, concetti, idee di largo respiro, contemporanee, universali. E’ una riflessione poetica aperta e senza demagogia che racchiude nei suoi versi le tappe fondamentali della vita di ogni uomo/donna. E proprio in questa raccolta  troviamo tutti gli elementi per individuare una memoria collettiva dove si scopre il senso di appartenenza, il significato di sentirsi parte di un tutto più grande e sentire sulla nostra  pelle ciò che molti padri dell’antropologia indicano: solo mediante il contatto con l’Altro prendiamo consapevolezza del Noi. Ma nella poesia di Vanessa c’è anche l’aderenza alla materia per confrontarsi con la propria fisicità  e scoprire  che l’uomo e la donna sono anche sudore, respiro affannato, muscoli. Ogni vocale,  ogni consonante, ogni numero e simbolo  sono una cellula di Vanessa,  ognuna delle quali grida con tutta l’anima di cui dispone, la propria identità. Ogni verso diventa grido di ricerca che delle ossa fa vedere le fratture ricomposte in un forte nucleo centrale. Il dolore urla senza metafore: il sangue è sangue, le lacrime sono lacrime. La poesia di Vanessa non si ferma mai, ama e soffre senza tregua, non ha sosta come il cuore stesso della poetessa che non  smette un attimo di amare.  La poesia  confessa il suo amore come una croce e delizia, una continua contraddizione di dolore e gioia: ci dice che solo l’amore  più vero sa essere così, nella difficoltà stessa di esprimersi, nella voglia costante di cantarlo ed al tempo stesso nella paura di inseguirlo e improvvisamente anche nel desiderio di mollare tutto, tutta la propria vita, tutte le proprie certezze solo per raggiungerlo.       CHIARA PASSARELLA 

 

Il video dell’intervento di Chiara Passarella – clikka qui

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)