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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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412. MERIAM, MARTIRE DEI NOSTRI TEMPI di un'Americana a Venezia




Paese che vai, usanza che trovi.  Questo si può anche dire delle leggi e dell'applicazione della legge, da stato in stato.  Ci sono diversi gradi di rigidità.  L'argomento di questo post è stato ispirato, purtroppo, dalle notizie che arrivano dal Sudan, paese africano dove una corte di giustizia ha condannato prima alla fustigazione e poi all'impiccagione una dottoressa di quasi 30 anni, Meriam, nata dall'unione fra un musulmano sudanese e una cristiana ortodossa di Etiopia.  La madre di Meriam viene abbandonata dal marito quando Meriam ha sei anni.  Meriam, educata da cristiana dalla madre, viene accusata oggi di apostasia, cioè, dell'abbandono della fede del padre, perché Meriam si è sposata con un uomo cristiano del sud del Sudan.  Prima di condannarla, il giudice le ha concesso pochi giorni per cambiare idea, ma Meriam non ha rinnegato il cristianesimo.  Pare che i "parenti serpenti" dalla parte del padre musulmano abbiano portato all'attenzione delle autorità il matrimonio di Meriam, mettendola in difficoltà fin dall'agosto del 2013.  Attualmente incinta di otto mesi, Meriam è finita in carcere a febbraio di quest'anno, assieme al suo bambino di circa 18 mesi.  Il marito cristiano, Daniel, non ha il diritto di tenere i bambini nati da questo matrimonio perché, secondo la corte, sono nati in costanza d'adulterio.  Dentro un grande palazzo di giustizia dell'aspetto moderno a Khartoum viene emessa una condanna tipica dell'Inquisizione spagnola.  Il giudice ha permesso che la sentenza di morte per l'accusa di apostasia non debba essere effettuata prima di due anni, tempo per Meriam allattare il bimbo in arrivo.  Che cinica crudeltà.  L'occidente è inorridito per questo caso.  Sarà l'ultima prova dell'irrazionalità di certe leggi.  Far morire una persona, specialmente una giovane madre, perché si è sposata con un connazionale di fede diversa di quella del padre biologico, è una decisione così matta quanto infondata nel caso di Meriam che ha sempre sostenuto di non essere mai stata musulmana.  Ora rischia di diventare martire.  Anzi, lei e famigliola lo sono già.  Sono stati dati in pasto ai leoni arrabbiati.  Speriamo che un altro processo le sia consentito sotto la pressione del mondo civile che guarda, Italia in prima linea.  Il giudice di questo caso, l'Inquisitore, deve essere un tipo rigido all'inverosimile, scollegato dalla propria umanità.  Leggi nelle mani di esseri umani così, persone che hanno il potere di decidere fra la vita e la morte, non provengono da nessun dio misericordioso.  La legge religiosa diventa uno strumento di dittatura e spesso, pare, anche di misoginia istituzionalizzata.  Questa sentenza ricorda tutti i giudizi sadici che hanno fatto gli inquisitori della Chiesa nei tempi più bui.  Imprigionare, tormentare e minacciare le persone per motivi di carattere religioso non ha assolutamente niente a che fare con principi nobili.  Quale crimine ha commesso la povera Meriam e i suoi piccoli, se non quello di essere una famiglia non musulmana nell'odierno Sudan?  Abbiamo capito oramai che i crimini e le punizioni di altre epoche sono ancora la regola in quel luogo.  Abbiamo anche capito che per alcune famiglie arrivate in Italia in tempi recenti, le vite di figlie, mogli, e sorelle non sono valorizzate quanto le vecchie regole trascinate dai maschi di famiglia.  In certe situazioni siamo davanti ad una mentalità completamente priva di rispetto nei confronti della donna.  Per noi, quello che succede a Meriam è criminale.  Perché per noi, fra l'altro, l'Inquisizione è finita da secoli.  Ma soprattutto, nel mondo occidentale, davanti alla legge, la donna ha conquistato il diritto di scegliere religione, studio, lavoro, e partner.  Dobbiamo denunciare e respingere il tipo di ingiustizia a cui è sottoposta Meriam e tutte le altre donne come lei, e insistere, mentre siamo ancora in tempo, perchè certi diritti umani vengano rispettati dovunque, specialmente, per l'amore di Dio, nei confronti di donne gravide e bambini.  Infatti, davanti all'orrore del caso di Meriam, l'Italia ha già fatto appello all'ONU, chiedendo di cominciare a lavorare, finalmente, per abolire in tutto il mondo la pena capitale.  UN'AMERICANA A VENEZIA




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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)