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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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434. SOGNANDO LA SPECIE UNITA da un'Americana a Venezia




 Nel mio ultimo post ho parlato della visione della Terra dallo spazio.  Vedendola da lontano, molti si sono resi conto che noi esseri umani siamo una cosa sola: l'equipaggio di Spaceship Earth.  Scientificamente parlando, siamo anche il 193° primato, come ha scritto lo zoologo Desmond Morris nel libro La scimmia nuda.  Credo sia giusto aggiungere che apparteniamo alla "Family of Man", espressione divenuta popolare nel 1955 dopo una grande mostra di foto al MoMA organizzata da Edward Steichen.  Anche se la nostra famiglia ha le sue origini in Africa, siamo evoluti in diverse "razze" e combinazioni di esse, ma ognuno di noi è garantito unico, grazie al nostro DNA.  Assieme agli altri esseri senzienti, richiediamo ossigeno, acqua e nutrimento per vivere.  Dobbiamo mantenere e difendere un habitat sicuro; anche noi temiamo di essere cacciati, soprattutto dalla nostra specie.  Come gli animali, abbiamo una forte compulsione a riprodurre.  Almeno abbiamo gli strumenti per poter controllare i nostri numeri in modo sostenibile.  Magari.  Nonostante le disuguaglianze in termini di qualità di vita fra i popoli di comunità in comunità, forse esistono più similtudini che differenze fra i nostri sette miliardi di membri.  Come cantava uno negli Anni 80, "Facciamo tutti dei versi/Siamo una grande tribù."  Per cominciare, veniamo concepiti e partoriti in modo simile.  Proviamo le stesse emozioni: l'amore, la paura, la tristezza, la gioia, ecc.  Sorridiamo.  Diventiamo vittime degli stessi microbi.  Proviamo a curarci.  Piangiamo.  Comunichiamo verbalmente, capacità che va stimolata nei piccoli non solo con comandi e frasi semplici, ma anche con filostrocche, fiabe e spiegazioni adeguate per soddisfare la loro curiosità.  Dove va il sole di notte?  Come arriva il bambino in pancia alla mamma?  Che cos'è la morte?  Preferiamo stare in gruppo, per giocare, per mangiare, per consolarci.  Come gli animali, anche noi facciamo gare.  Siamo artisti.  Tutti i popoli hanno sperimentato la musica, la danza, qualche tipo di teatro e le arti visive.  Universali sono gli abbellimenti di ogni tipo.  Siamo tutti cuochi, artigiani, apprendisti e insegnanti.  Abbiamo la necessità di capire il perché delle nostre sofferenze e di determinare qual'è lo scopo della vita.  Come minimo, vogliamo sentirci accettati dagli altri.  Ci chiediamo, come Aurelio in Amarcord di Fellini, "Guarda quante ce ne sono.  Milioni di milioni di milioni di stelle.  Ostia ragazzi, io mi domando come cavolo fa a reggersi tutta sta baracca."  Le risposte una volta erano fornite dalla religione e dalla filosofia.  Oggi il divario fra chi pratica la religione e chi no è marcato, però rimane sempre il bisogno di uno scopo, cosa che sicuramente ci distingue dagli animali.  Nello stesso momento, questo nostro bisogno ci complica la vita.  Non siamo sempre tolleranti con chi non la pensa come noi.  Siamo capaci di mettere da parte la sopravvivenza personale per compiere atti in difesa degli altri, come fanno molte specie animali.  A differenza delle bestie, però, siamo anche in grado di spingere i nostri simili all'azione con l'uso della parola.  Basta che creiamo dei nemici per muoverci alla follia totale.  Grazie alla tecnologia, siamo in grado di recare enormi danni.  Dallo spazio, certe applicazioni della nostra intelligenza ci fanno apparire ben stupidi.  Eppure, qualcosa sta succedendo sulla Terra che ci potrebbe giovare, persino unirci come famiglia.  Mix it up, si dice, mescola bene.  Hai viaggiato in treno o in aereo negli ultimi anni?  Hai notato?  Ci siamo tutti, di ogni razza e provenienza.  Ci spostiamo in continuo, per lavoro, per piacere, per studio e anche per rifugio.  Ci incontriamo sempre più frequentemente, tanti popoli misti in situ, culture amalgamate, bimbi che crescono trilingui.  Credo che piano piano stiamo avvicinandoci alla realtà.  I nostri tratti somatici diventano sempre meno importanti.  Cominciamo a capire la situazione, cioè, che siamo tutti qui, ora, assieme agli animali, su una pallina nello spazio.  Sarebbe meglio se andassimo d'accordo!  Oggi i giovani imparano la lingua franca attuale, English, e finiscono per navigare nella Rete che comodamente ci collega.  Ci vediamo.  Ci parliamo.  Mentre il mondo diventa sempre più piccolo, le nostre conoscenze si allargano.  Se continuiamo così, forse possiamo ancora sognare.  Sognare che cosa?  Forse un mondo migliore.           UN'AMERICANA A VENEZIA

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)