scorr

In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

...in altre lingue...

...in inglese....

...in altre lingue...

LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

LA FOTO DELLA SETTIMANA  a cura di NICOLA D'ALESSIO
LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
Questo blog non ha finalità commerciali. I video, le immagini e i contenuti sono in alcuni casi tratti dalla Rete e pertanto sono presuntivamente ritenuti pubblici, pur restando di proprietà del rispettivo autore. In ogni caso, se qualcuno ritenesse violato un proprio diritto, è pregato di segnalarlo a questo indirizzo : rapacro@virgilio.it Si provvederà all’immediata rimozione del contenuto in questione. RR
BENVENUTO! - Il Blog si occupa di Arte, Spiritualità, Creatività e Religione

444. Recensione di DIALOGO SULL'ISLAM TRA UN PADRE E UN FIGLIO di Alberto e Dag Tessore, di Roberto Rapaccini.



Ho letto con interesse il libro 'Dialogo sull'Islam tra un padre e un figlio' di Dag ed Alberto Tessore. Per una corretta contestualizzazione del saggio, che è strutturato in forma dialogica, è utile qualche cenno sugli autori. Alberto e Dag, rispettivamente padre e figlio, che ho il piacere di conoscere, sono studiosi animati da una grande curiosità intellettuale, che trova soddisfazione in una costante ricerca umanistica. A causa di contingenze professionali e di vita, entrambi hanno trascorso all'estero, anche in Paesi extraeuropei, consistenti periodi della loro esistenza (Dag attualmente vive in Marocco mentre Alberto ha un filo diretto con la cultura francese), e questo ha ulteriormente contribuito a formare le loro personalità ricche di spunti multietnici e multiculturali. La diversa formazione dei coautori, speculativa e teoretica quella di Dag, concreta e pragmatica quella di Alberto, rende ricco di valutazioni complementari il loro approfondimento congiunto. Ne risulta una discussione che riflette l'opulenza cromatica della poliedrica spiritualità umana. Preliminarmente, vorrei precisare che mi sembra riduttivo il titolo del libro: il dialogo fra Dag e Alberto verte sulla religiosità in senso lato, mentre l'Islam costituisce un costante punto di riferimento e di sviluppo dei temi che vengono trattati di volta in volta. È molto originale e interessante l'approccio alle specifiche questioni. Generalmente chi intende intraprendere un viaggio attraverso temi religiosi, privilegia la dimensione mistica. Al contrario, l'esame dei temi spirituali, nell'analisi di Dag e Alberto, ha come base di partenza la constatazione che la spiritualità, di cui la religione integra il più tipico precipitato, è un'insopprimibile esigenza pratica dell'uomo. Per questo motivo la norma consacrata da una Fede spesso è innanzitutto una disposizione di ordine sociale. Un banale esempio per chiarire. La morale sessuale, che è un tema molto sensibile in questo contesto, si materializza in prescrizioni che concorrono a ridurre la conflittualità interpersonale, che al contrario sarebbe incrementata da condotte improntate ad una libertà che potrebbe facilmente degenerare nella 'licenza'. Questa considerazione non approda ad un presunto fondamento umano delle religioni, ma semplicemente evidenzia l'ambivalenza dei loro precetti. Analogamente in qualche occasione può affacciarsi il sospetto che l'uomo nella sua elaborazione, posseduto da una tentazione antropocentrica, abbia creato Dio a sua immagine e somiglianza piuttosto che il contrario. Esiste dunque alla base di ogni Fede un nucleo umano che nelle tre religioni monoteistiche diviene, oltre le differenti apparenze, un comune denominatore. È questo il campo originale nel quale si sviluppa la ricerca di Dag e Alberto, orientata dai loro rispettivi diversi convincimenti. Questa impostazione mi sembra un importante valore aggiunto. Spesso lo studio delle religioni del Libro, parte dall'alto, dalla sfera mistica e teologica, per evidenziare le rispettive differenze. Al contrario i due studiosi nella loro analisi dei tre monoteismi partono dal basso, dalle contingenze umane, per evidenziarne i loro molteplici punti comuni. Con questa impostazione originale e stimolante, vengono trattati i vari temi, che sono indicati nell'indice che si unisce. Il libro, per questo suo carattere, mi sembra che contribuisca positivamente anche al dialogo interreligioso, puntando sugli aspetti comuni che uniscono piuttosto che sulle differenze che dividono. La prefazione è di Franco Cardini.  Il libro è edito da Fazi nella collana 'Campo dei Fiori'.  ROBERTO RAPACCINI

Indice - clikka qui
....online - clikka qui

Nessun commento:

* * *

IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

* * *

A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)