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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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463. QUANDO L'OMICIDIO NON E' UGUALE PER TUTTI da un'Americana a Venezia



I can't breathe!  "Non posso respirare!" intonano, coast to coast.  Hands up!  "Mani in su!" Don't shoot!  "Non spararmi!" si legge sui cartelli.  Bloccano strade e occupano piazze.  Hanno attraversato il Brooklyn Bridge con bare finte.  Si sdraiano per terra, fingendosi morti, in segno di protesta contro gli incidenti gravi che coinvolgono agenti di polizia in molte città statunitensi in questo periodo, individui troppo pronti ad aggredire chiunque sembra loro sospetto.  Non importa se il soggetto sia armato o no.  Se è una persona di colore e/o di radici ispaniche, guai a lui, o lei, passare per il quartiere sbagliato.  Guai a camminare ai bordi dell'autostrada.  Guai a chiedere perché ha ricevuto l'ordine di scendere dalla macchina.  Guai a rientrare in macchina per prendere i documenti.  Guai a mettere le mani in tasca per qualsiasi motivo.  Il caso che ha finalmente provocato l'indignazione nazionale è quello di un gigante che non farà più Babbo Natale per le nipotine.  Eric Garner era un uomo di colore, alto e obese, conosciuto agli agenti di Staten Island dove abitava come venditore di loosies, "scioltini", cioè, sigarette vendute individualmente, senza tassa.  A New York City un pacchetto di sigarette può costare $15, circa 12 Euro, un prezzo appesantito dalle tasse.  Per alleggerirne il costo, qualcuno vende sigarette illegali, perché provenienti da stati dove il tabacco costa molto meno.  Il 17 luglio 2014, Garner, padre di sei figli e nonno, aveva appena calmato gli animi in un alterco in strada nel suo quartiere di Tompkinsville, dove era conosciuto come uomo mite e di buon carattere.  Da breve distanza, un giovane ha filmato la scena capitata poco dopo: due agenti bianchi in borghese, portatori di tatuaggi e beretti di baseball, hanno avvicinato Garner.  L'hanno accusato di vendere loosies.  Garner negava l'accusa in modo pacato e spiegava loro che era stufo di essere provocato e perseguitato.  Parlava con le mani, senza nasconderle, alzandole come se volesse solo evitare il peggio, dicendo, "Lasciatemi stare."  Come due leoni a caccia di un buffalo, gli agenti gli sono saltati addosso non appena gli hanno sentito dire, "Non mi toccare!"  Uno dei due ha praticato il chokehold, una mossa potenzialmente letale.  Per questo motivo, il chokehold è bandito dalle tecniche in uso dalla polizia di NYC.  Traducibile come "presa di strangolamento", è una tecnica usata nelle arti marziali: si mette un braccio attorno al collo della vittima e si stringe.  Ce ne sono due varianti.  La prima ha lo scopo di fermare il flusso del sangue al cervello.  L'altra, più pericolosa, chiude la trachea e taglia l'ossigeno alla vittima.  L'agente ha operato la seconda, senza dare all'uomo il beneficio di sdraiarsi sulle spalle dopo la caduta a terra.  Diversi agenti, alcuni in divisa, sono arrivati per assistere.  La ripetuta protesta di Garner, schiacciato sul fianco dal branco, e con il braccio dell'agente ancora stretto attorno al collo, è stata, "Non posso respirare."  Quando Garner ha smesso di lagnarsi, l'hanno lasciato per terra, esamine, per lunghi minuti prima di decidere di chiamare l'ambulanza.  Già a luglio l'ufficio del medical examiner di NYC ha determinato che si trattava di omicidio.  Però, il 3 dicembre, pochi giorni fa, un grand jury del luogo ha deciso diversamente.  Usato principalmente negli USA, il grand jury è un comitato influenzato dalla Procura, la quale collabora in sintonia con la Polizia.  Del grand jury fanno parte persone non sempre qualificate, ma che comunque hanno il compito di decidere se un caso debba sfociare in un processo criminale.  Nel caso della morte del signor Garner, il grand jury ha deciso che non esistevano motivi sufficienti per processare nessuno.  Il Segretario Generale dell'ONU e molti esperti dei diritti umani hanno appena espresso preoccupazione per la crescente irresponsabilità della polizia statunitense nei troppi casi di morte di persone di colore disarmate, anche in presenza di un filmato esplicito.  Si spera che la reazione della collettività e del Dipartimento di Giustizia darà inizio ad una fase correttiva.  Si spera anche che i dimostranti non facciano ricorso alla violenza, contraddizione assurda.  In una società giusta, nessuno è sopra la legge.  Soprattutto, in un mondo ispirato a sani principi, nessuno deve morire asfissiato perché ha eluso le tasse.    UN'AMERICANA A VENEZIA

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)