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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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486. LO SCHIANTO E L'OMBRA DELLA PAZZIA da un'Americana a Venezia



Qualcuno mi corregga se sbaglio nel dire che in questi ultimi anni, un numero spaventosamente crescente di professionisti, incluse figure di autorità e tradizionalmente di massimo rispetto, vengano scoperti nel commettere atti aberranti ai danni di quelle persone spesso inermi che solitamente hanno quasi totale fiducia in loro.  Penso ai medici e al personale sanitario che riescono ad aggredire e/o ammazzare i pazienti.  Penso ai preti e agli insegnanti che violentano e traumatizzano innocenti.  Penso ai babysitter sadici, ai genitori snaturati, ai parenti e amici orchi.  Penso ai membri delle forze dell'ordine che qualche volta risultano essere i criminali ricercati.  Penso ai militari che prendono in mano il fucile d'ordinanza e fanno strage dentro e fuori la caserma.  Ci saranno altri casi simili in questi anni di follia collettiva, ma qualche giorno fa siamo tutti stati colpiti dall'ultima notizia del genere: lo schianto contro una montagna in Francia di un Airbus tedesco è stato l'ultimo atto intenzionale di un giovane co-pilota, già premiato, che prima di distruggere l'aereo aveva fatto in modo che il capitano non potesse rientrare in cabina per salvare tutte le 150 anime a bordo.  Come ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel, prima di sapere il motivo dello schianto, "Questa è una vera tragedia."  Ma perché questo pilota ha distrutto un velivolo che trasportava persone di diverse età e nazionalità, fra cui sedici liceali di un paesino tedesco e due neonati?  Perché ha voluto causare la morte di tutti a bordo, anche degli altri membri dell'equipaggio?  A causa dello stress?  Problemi economici insormontabili?  La rabbia più nera?  Come può essere così fragile la psiche di un uomo a cui viene affidata la sicurezza dei passeggeri come anche l'incolumità delle persone a terra?  Chissà se uno dei velivoli malaysiani scomparso di recente, non sia stato a sua volta pilotato da un uomo alla deriva?  Cosa dire?  La RAI ci informa che finora ci sono già stati altri 16 casi di piloti gravemente disturbati mentre volavano.  Evidentemente, il giovane tedesco soffriva di depressione aggravata da delusione sentimentale.  Non ha saputo fare la cosa giusta, cioè di stare a terra.  Quando l'autista dell'autobus o il macchinista del treno, il capitano della nave o il pilota dell'aereo, low cost o no, decidono di mandare in frantumi il loro mezzo di trasporto senza motivo, siamo sempre nelle mani di Dio, anche quando siamo nelle mani di uomini o donne mortali come noi.  Non è facile ammettere che siamo completamente vulnerabili di fronte ai problemi di igiene mentale degli altri.  Poi ci sono i megalomani che si trovano anche loro in posizione di grande responsabilità, che hanno il potere di distruggere le vite.  Penso ai capitani che in tempi recenti hanno abbandonato i naufraghi, fregandosi dei poveri passeggeri che lottavano per la vita sopra e sotto i ponti.  Dopo il fatto, un capitano coreano si è tolto la vita per la vergogna, mentre quello italiano continua a difendersi come se niente fosse.  Penso ai macchinisti di treno in Italia sospettati, dopo gli incidenti, di aver abusato di droga e di alcol.  Penso ai sottopagati autisti di scuolabus negli Stati Uniti che qualche volta sono troppo anziani oppure troppo instabili per fare bene il loro lavoro.  Comunque sia, la follia sembra essere endemica.  Ci sono persino capi di Stato paranoici e omicidi, armati fino ai denti, che con più o meno discrezione ordinano morte ai giornalisti e ai loro nemici.  Ci stiamo abituando sempre di più alla follia.  Penso anche a coloro che in diversi settori della vita pubblica dimostrano apertamente che per loro non ci sono limiti, né giudiziari né morali.  Tutto viene giustificato nel nome della libertà o anche nel nome dell'arte.  Questi ultimi non sono pazzi, ma la loro tenacia e notorietà non può che trascinare giù tutti.  Cosa è venuto prima, il declino dei valori etici nel mondo moderno oppure la follia individuale, quella cosa insidiosa che si chiama "depressione"?  Quando lo standard del business e del prestigio viene calibrato a seconda della capacità di trarre il massimo profitto e, diciamolo, nella capacità dell'individuo di attirare l'attenzione verso se stesso, l'individuo rischia di schiantarsi, portando con sé chiunque condivida il viaggio.  Ad ogni modo, la prossima volta che entriamo in aereo, chiediamo al Pilota di assistere i piloti, umani come tutti noi. UN'AMERICANA A VENEZIA

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)