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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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494. “GIRASOLI DI NOTTE” (2014) di Eleonora Anna Cerroni - Intermedia Edizioni di Sky Robertace Latini



E’ stato presentato alla biblioteca comunale di Sangemini,  in Aprile (2015), un libro pubblicato qui in Umbria da una persona che ha avuto esperienze artistiche anche in campo teatrale e di doppiaggio artistico. Non è una donna donata totalmente all’arte, è una insegnante, ma comunque una donna che dall’arte si fa afferrare. Nata a Rieti nel ’62, vive appunto a Sangemini. Si tratta di un romanzo non di molte pagine, che però contiene diversi momenti emotivi trasfigurati all’interno di vari personaggi legati fra loro nel tempo e nello spazio, ma descritti in tempi e spazi diversi. Probabilmente ognuno dei personaggi principali contiene in sé un lato dell’autrice. Essi paiono rappresentare le pulsioni relazionali dei vari ruoli che un essere umano costruttivamente ha all’interno della famiglia e dell’amicizia. Rapporti tra genitori e figli, tra amicizie di stesso e diverso sesso, tra amante ed amato. E poi un rapporto con l’ambiente e la natura. Questo è possibile in poche pagine perché vi sono salti temporali che portano in periodi diversi della storia e quindi a generazioni che mutano, offrendo così molteplici sfaccettature in maniera relativamente compressa. Siamo nella seconda guerra mondiale, nel 1943, e poi si va al ’68 e anche nel nostro periodo contemporaneo, il 2012. C’è una sequenzialità che però non è esplicita, bensì da scoprire man mano che si legge. Un quadro che la scrittrice compone progressivamente, fino a farvi luce nel finale. Il ritmo è diseguale durante la lettura, come a voler rallentare quando si vuole descrivere l’ambientazione o le emozioni, e a voler accelerare quando si tratta di gestire l’azione. A volte troppa accelerazione, raffreddando eccessivamente degli angoli che avrebbero necessitato di pathos maggiore. Nell’insieme si percepisce una certa poesia; e viene fuori anche nostalgia, sebbene non di tipo triste, nonostante una punta di malinconia. Una malinconia stemperata dal fatto che le figure raccontate appaiono sempre ben inserite nel loro “oggi” e trovano la forza di “essere”; hanno cioè i piedi costruttivamente piantati per terra anche se sognano. L’opera è seria, nel senso che vuole portare il messaggio di valori che, appunto, come sopra accennato, sono quelli relazionali della condivisione, ma anche della libertà e dell’autonomia. Si può sentire una leggera vena ideologica che lega lo scritto ai tempi odierni, essendovi inclusi la maggior parte dei temi oggi molto discussi, come l’aborto; l’omosessualità; l’animalismo; l’emancipazione femminile; la violenza sulle donne; il vegetarianesimo e, legato però soprattutto al periodo storico raccontato, l’antisemitismo e l’antifascismo. Non ogni argomento viene approfondito, alcuni sono stati solo sfiorati, secondo ciò che serviva al racconto. Inserire tutte insieme tali tematiche sociali, ha leggermente reso meno fluida la lettura, però si denota la spontaneità dei sentimenti dentro una ricerca formale con cui veicolare i messaggi valoriali. L’autrice ha cercato di curare l’immagine umana che sente e crede in tali valori, volendoli rendere concreti nelle persone e non come una mera analisi concettuale. I Girasoli sono gli esseri umani con la speranza; sono quelli che hanno conservato l’immagine della luce anche nei momenti bui. Nell’insieme una prova pensata per portare ai tempi attuali una sensibilità descrittiva legata ad altri periodi letterari, quelli in cui internet non affogava l’espressività umanistica tra molti click e tante immagini. Una proposizione tradizionale che può ancora portare frutti preziosi, una attitudine  che bisogna mantenere e conservare e in cui l’autrice pare sentirsi a suo agio.   Sky RobertAce Latini

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)