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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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505. L'UNIVERSALISMO DI NAGIB MAFUZ di Roberto Rapaccini

Uno  degli scrittori che negli ultimi tempi ho letto con maggiore piacere (e che consiglierei a chi è interessato ad essere introdotto alla realtà egiziana come estrema sintesi e precipitato del contesto storico e politico arabo) è il  premio Nobel cairota Nagib Mahfuz (11 dicembre 1911 – 30 agosto 2006), che avvia con dolce malinconia e con uno stile essenzialmente sobrio alla conoscenza della ricchezza della cultura, delle emozioni, dei rumori, dei colori e dei profumi del mondo musulmano. Le sue perfette coinvolgenti ricostruzioni storiche e ambientali mi fanno pensare ad un brillante scritto di Piero Dorfles, che vede nelle potenzialità del libro anche quella di essere un'efficace macchina che fa viaggiare nel tempo e nello spazio, e ad Umberto Eco che analogamente afferma che chi legge può vivere infinite epoche diverse. Nagib Mahfuz è stato anche uno sceneggiatore e uno dei maggiori intellettuali egiziani: devo ammettere che io lo conosco solo come scrittore avendo letto alcuni suoi romanzi. Nelle opere mi ha colpito particolarmente il senso dell'universalismo del mondo arabo. Mi spiego meglio. La contestualizzazione delle sue storie, anche mediante la componente religiosa, è molto intensa al punto che il realismo dell'impianto narrativo sembra superare la realtà. Tuttavia i personaggi arabi, che popolano i romanzi, nelle loro emozioni, nelle loro aspettative, nei loro affetti, nelle loro passioni, anche nella violenza interpersonale e nel fanatismo religioso, o nella disperazione della miseria, attingono ad un immaginario collettivo che è comune a tutti gli uomini, a significare che gli uomini, al di là delle differenze  di superficie, ovvero che siano bianchi o neri o gialli, chiari o scuri, cristiani o ebrei o musulmani, sono animati dalle stesse pulsioni che caratterizzano in generale la società umana. Contro l'intolleranza e i pregiudizi dell'etnocentrismo si deve ricordare che ogni verità, anche se circoscritta localmente ed etnicamente, è pur sempre una verità e perciò ha validità universale. Al di là del valore letterario e artistico delle sue opere, questo è quello che ho imparato da Nagib Mahfuz. ROBERTO RAPACCINI

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)