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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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506. LA NUOVA POLITICA DELLE FATWA di Roberto Rapaccini

Le fatwa (naturalmente si tratta di una parola araba) sono sentenze o pareri su una questione riguardante l’interpretazione o l’applicazione della legge islamica emessi da un’autorità religiosa. La fatwa normalmente contiene una motivazione che può essere anche ancorata a precedenti pronunce; questo non esclude che alcune fatwa possano essere in contraddizione fra di loro. La nota fatwa emessa dall’ayatollah Khomeini nel 1989 che disponeva la morte dello scrittore Salman Rushdie ha diffuso in Occidente la convinzione errata che tutte le fatwa contengano condanne o ordini di esecuzione. La condanna a morte è un caso raro: si emettono fatwa su argomenti di ogni tipo, dal matrimonio agli affari economici. In Egitto esistono dei call center dove si propongono fatwa quotidianamente su qualunque argomento. Alcune  fatwa hanno poi riguardato programmi televisivi: milioni di telespettatori, che seguivano un'edizione del 'Grande Fratello' trasmessa da un'emittente  libanese, hanno ricevuto una fatwa perché il programma è stato censurato in quanto ritenuto inadeguato. Il gioco del calcio ha ricevuto una fatwa perché sarebbe monopolio di ebrei e cristiani. Uno sceicco sembra che abbia  emesso una fatwa sul sesso dicendo che non lo si può fare da nudi; ma un altro sceicco avrebbe risposto che si può fare da nudi purché i partner  non si guardino fra loro. La mancanza nell’Islam di una gerarchia ufficialmente riconosciuta rende generalmente i contenuti delle fatwa non pienamente vincolanti per i fedeli, che dovrebbero valutarne il carattere cogente soprattutto dall’autorevolezza di chi la ha emessa. L'assenza, in ambiente sunnita, di un clero, com'è noto, è fondata sull’assunto che non si ritiene che possa esistere un intermediario fra Dio e le sue creature. Pertanto, non sono gerarchia religiosa gli imam, incaricati dalla comunità dei fedeli -  per le loro conoscenze religiose - di guidare la preghiera, gli ulema, studiosi esperti nell’applicazione pratica del Corano, i muftì, che formulano pareri sulle fattispecie giuridiche astratte e quindi senza entrare nel merito di una questione concreta, i qadì, che sono i giudici dei tribunali sciaraitici, che giudicano avendo come riferimento la Sharia - la legge islamica - e che oggi sono quasi integralmente sostituiti dai tribunali di Stato. Carattere  ufficiale hanno invece gli ayatollah, che in ambito sciita costituiscono un vero e proprio clero. Le fatwa purtroppo hanno svolto 'di fatto' anche una funzione di promozione del terrorismo. Il terrorista di matrice islamica, infatti, poiché i suoi atti sono ispirati dalla fede sebbene malintesa, deve essere rassicurato circa la conformità delle sue iniziative ai principi religiosi. In proposito, i contenuti delle fatwa, ampiamente discrezionali e talvolta arbitrari e in contraddizione fra di loro, consentono di trovare una giustificazione a qualsiasi condotta, anche la più violenta. Per quanto è stato detto si comprende l'importanza della notizia riportata qualche giorno fa nell'editoriale del quotidiano di lingua inglese 'The National' pubblicato a Dubai, negli Emirati Arabi. L'editoriale ha reso noto che la scorsa settimana al Cairo si sono riuniti esperti di diritto islamico e religiosi musulmani sunniti per dare ordine al mondo anarchico e spesso estremistico delle fatwa. È stata evidenziata innanzitutto l’importanza che le fatwa abbiano  un carattere moderato al fine di contrastare chi cerca di giustificare le atrocità  commesse in nome dell’Islam. Le fatwa dovranno pertanto enfatizzare gli insegnamenti islamici più moderati, ed essere espresse in modo da coinvolgere le persone più giovani, che normalmente sono l’obiettivo del reclutamento fondamentalista. Per ogni fatwa  ispirata al fondamentalismo violento dovrebbe esserci una contro-fatwa che metta in luce il vuoto morale della precedente. Analogamente per ogni sito internet creato dagli islamisti radicali dovrebbe essercene uno con un contro-messaggio. In questo modo - dicono gli esperti - si promuove la conoscenza del vero volto dell’Islam. Se gli esperti di diritto hanno un ruolo fondamentale nell’interpretazione del credo islamico, ogni fedele ha altresì il dovere di disseminare messaggi dai contenuti pacifici. Questa nuova politica delle fatwa ha un'ulteriore corollario positivo: contrastando l'anarchia interpretativa del Corano, si afferma l'immagine unitaria di un Islam moderato. RO BERTO RAPACCINI

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)