scorr

In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

...in altre lingue...

...in inglese....

...in altre lingue...

LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

LA FOTO DELLA SETTIMANA  a cura di NICOLA D'ALESSIO
LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
Questo blog non ha finalità commerciali. I video, le immagini e i contenuti sono in alcuni casi tratti dalla Rete e pertanto sono presuntivamente ritenuti pubblici, pur restando di proprietà del rispettivo autore. In ogni caso, se qualcuno ritenesse violato un proprio diritto, è pregato di segnalarlo a questo indirizzo : rapacro@virgilio.it Si provvederà all’immediata rimozione del contenuto in questione. RR
BENVENUTO! - Il Blog si occupa di Arte, Spiritualità, Creatività e Religione

560. “HAMMERED” (1986) – Dall’album “Doomsday for the Deceiver” dei Flotsam&Jetsam di Sky Roberto Latini

E’ questo il trentesimo anno di vita dei Flotsam & Jetsam, band Thrash-Metal americana, tra le più raffinate del genere. Quest’anno è uscito il dodicesimo disco da studio che si intitola come il loro stesso moniker. In realtà il primo album non è proprio così raffinato, complice anche la produzione non impeccabile; la classe crescerà col tempo, ma certo è un impatto forte e deciso. La traccia più squassante è proprio l’iniziale “Hammered”, considerabile tre quelli più veloci e dure di quegli anni insieme a “Fast as a Shark” (1982) dei tedeschi Accept; “Death Rider” (1984) degli statunitensi Anthrax  e “Ride the Sky” (1985) dei tedeschi Helloween; inserendosi in un contesto sonoro che potremmo definire Power-Thrash; diverso dal Thrash puro che potrebbe essere individuato in “Whiplash” (1983) degli americani Metallica  e ancor più diverso dal Black-Thrash di “Evil has no Boundaries” (1983) degli altri americani Slayer, cioè con minor melodicità, per quanto il Thrash rimanga più facilmente fruibile di Black e Death Metal. Il brano: “HAMMERED” (6’15”). L’intro dura 33 secondi; è corposo ma rallenta per contrapporsi al ritmo dal 4/4 veloce che arriva subito dopo, accompagnato da un basso che suona davvero metallico; subentrano poi riff allungati succeduti da riff brevi più netti e decisi, dal piglio assassino, che formano un muro compatto e continuativo. La voce che giunge è sottolineata, nelle sue entrate, dal coro che si staglia a vitalizzare il senso di un maggior assalto. Il cantato non si produce in lunghe strofe ma in frasi corte, mai però troppo caciarone, cercando un minimo di melodia, e inframezzate da acuti taglienti e passaggi rochi. Tra la prima serie di strofe con ritornello e la seconda, si affaccia un assolo fulminante. Dopo questa fase arriva un giro chitarristico che si alterna a svisate di chitarra, tale giro introduce ad una nuova modalità di canto che termina con un acuto potente e prolungato di 6 secondi, poi seguìta da un momento solista che consta di tre parti (tot. 63 secondi). Non velocissimo il primo assolo ma ben strutturato; quando arriva il ponte più lento, l’assolo si produce nello stesso rallentamento, ma ecco che il solismo iperveloce arriva, e conclude questa parte strumentale. Tra i tre stati solistici, il meno riuscito è quello rallentato che sta sul filo della dissonanza, ma che serve per offrire maggior impatto alle note rapide del terzo assolo. E poi riecco il cantato uguale a quello di inizio brano. Il finale porta uno stop che si conclude con un colpo di chitarra.  Globalmente la mazzata è tosta; canonica stilisticamente ma fortemente funzionante ed efficace quale piccola perla artistica, sebbene non elaborata come altri pezzi dello stesso combo. Il testo è poco profondo e molto legato a significati da rockettaro, più in sintonia con lo Street-Metal che con il Thrash. Quando la song esce il Thrash Metal ha già quasi tre anni di vita, e si è già evoluto in tre modi diversi, quello più pulito al modo dei Metallica e Megadeth, quello più estremo e scuro degli Slayer e quello più divertente ed eclettico degli Anthrax. I Flotsam & Jetsam stanno con i primi, e progressivamente continueranno a scegliere la trasformazione che gli stessi Metallica porteranno in loro stessi. Ma i F&J andranno a legarsi ad un Thrash meno commerciale dei Metallica, ricercando una via personale piuttosto elegante, per quanto dura; per questo i F&J non sono da considerare gruppo minore del panorama del genere a cui appartengono, ma uno di quelli importanti anche se non avranno mai la stessa riuscita di vendite dei quattro mostri sacri, i cosiddetti fab four del Thrash (Metallica; Slayer; Anthrax; Megadeth) rispetto ai quali musicalmente però non sono inferiori. Tra i fondatori della band nel 1986, si annovera il bassista Jason Newsted, famoso per essere stato dal 1987, il nuovo bassista dei Metallica. Quindi è stato membro dei F.&J. solo nel primo album, suonando questo brano. Sky RobertAce Latini

Nessun commento:

* * *

IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

* * *

A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)