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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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572. IL PIU' GRANDE PRESEPE VIVENTE DEL MONDO da un'Americana a Venezia




Il più grande presepe del mondo è lungo almeno 3 kilometri!  Per la precisione, parlo del presepe vivente, non dell'allestimento dei record che si trova invece, fra 17.000 lampadine, a Manarola nelle Cinque Terre.  Il più grande presepio vivente non si trova nel grande Texas, e nemmeno nella martoriata Betlemme dove nacque il Bambino Gesù più di 2.000 anni fa.  Per molti italiani, comunque, saranno necessarie diverse ore di viaggio per arrivare all'appuntamento alla "seconda Betlemme", perché il presepe vivente più grande del mondo si trova nella lontana Basilicata, nelle colline del profondo sud, in una zona coperta nell'antichità di foreste e conosciuta come Lucania.  "Dies Natalis - La Natività nei Sassi di Matera" è un percorso religioso, artistico e culinario che coinvolgerà 450 figuranti nella città rupestre in diverse date dal 17 dicembre fino al 7 gennaio.  Qualche tappa di "Dies Natalis" è offerta gratis al pubblico.  Nel contempo, sempre nei Sassi, ci sarà un secondo presepe dal tema "Laudato Si" con otto scene a pagamento sotto forma di visita guidata.  Patrimonio Mondiale UNESCO dal 1993, Matera, dove Mel Gibson ha girato La passione di Cristo (2004) e dove Pasolini ha fatto Il Vangelo secondo Matteo (1964), è una delle più antiche città del mondo.  I Sassi formano lo scenario ideale per far rivivere l'atmosfera del primo Natale.  Matera, Capitale europea della Cultura per il 2019, ora vanta di essere entrata nel Guinness dei primati per il più grande presepio vivente, allestito nella parte antica della città, quella scavata nella roccia calcarenitica, che si compongono di due grandi Rioni, Sasso Barisano e Sasso Caveoso, divisi al centro del colle della Civita, l'insediamento più antico dell'abitato materano.  Il percorso del presepe inizia ufficialmente dal sagrato della chiesa di Santa Maria dell'Idris e si snoda lungo il Sasso Caveoso, per la città sotterranea, per grotte e chiese rupestri, terminando con il presepe francescano.  La direzione artistica dell'enorme progetto è di Claudio Paternò (Officina Rambaldi) con la regia di Rossella Sapio.  Alcuni costumi di scena sono stati creati dalle detenute del carcere di Lecce, forniti dalla cooperativa "Made in Carcere" fondata da Luciana Delle Donne.  Durante il percorso i visitatori potranno assaggiare prodotti a km zero.  Ci saranno effetti speciali, musiche suggestive, e senz'altro, grande atmosfera, grazie all'unicità del posto.  I Sassi di Matera sono abitati fin dalla notte dei tempi, per circa 7.000 anni, la loro storia risale al Paleolitico.  Nel VI sec. a.C. Matera era l'entroterra delle grandi città della Magna Grecia (Taranto, Metaponto, Crotone, ecc.)  Dalla civiltà rupestre a quella di matrice bizantina e orientale, e poi avanti con l'arrivo di diverse influenze europee, Matera mantiene la sua aria di città di confine, di fusione fra uomo e natura, di vita umana condotta sotto come sopra le strutture visibili.  Fra le numerose chiese rupestri di Matera si trovano affreschi dell'era della Magna Grecia.  Nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, fra il Sasso Caveoso e quello Barisono, ogni anno viene ospitato un'importante mostra di scultura internazionale.  Una volta il dominio di poveri contadini (dal primo decennio del 1800 fino alle leggi speciali sui Sassi nel 1952), dove le famiglie abitavano assieme agli animali, l'antichissima città di grotte scavate nella roccia si è trasformata in una meraviglia odierna per chi cerca storia, archeologia, panorami, e perché no, un collegamento spirituale con i primi cristiani.  Dal VII sec. d.C la città di tufo era diventata meta di comunità monastiche benedettine e greco
bizantine.  Queste ultime, in particolare, portarono da Cappadocia, Anatolia e Armenia una cultura del vivere nella grotta che si fuse con la popolazione già esperta nella escavazione.  Sparso per tutto il territorio circostante, fra il Comune di Matera e quello di Montescaglioso, nel Parco delle Chiese Rupestri del Materano, si contano oltre 150 chiese rupestri, più numerosi stanziamenti risalenti al Paleolitico, come la Grotta dei Pippistrelli.  Un viaggio al più grande
presepe del mondo non può che presentare un tuffo nel passato, per qualcuno un trek alle radici, a quelle dell'umanità stessa, non solo alle radici della fede cristiana, arrivata millenni fa dal vicino Medio Oriente, e nonostante tutto, una fede ancora viva e vegeta, come sono ancora vivi i Sassi di Matera. UN’AMERICANA A VENEZIA                    

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)