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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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590. IL GIARDINO DI FREUD A PALERMO (APPUNTI DI UNA PSICANALISTA CHE CORRE) di Silvana Leali

Il giardino di Freud a Palermo
(appunti di una psicanalista che corre)
Premessa
Sigmund Freud
Il desiderio dellanalista è di ascoltare la domanda dellanalizzante, che esprime un disagio attraverso lenigma del sintomo. E un viaggio allinterno di un dispositivo, un percorso archeologico per Freud, un incontro con un sapere inconscio per J. Lacan. La passione di analizzare può divenire, se usata senza etica rigorosa un accanimento terapeutico se si pone al servizio del giudizio, dellinterpretazione se promette felicità e guarigione. Freud scriveva che educare, guarire e governare sono mestieri impossibili.

La corsa
Dopo 40 anni di lavoro in un servizio di neuropsichiatria infantile e di formazione a Napoli avevo deciso di sospendere la posizione di analista e dedicarmi ad altre tranquille passioni: lo studio della lingua araba, a Palermo, presso le Officine Medioevali e la corsa sul lungomare. Essendo abituata alla corsa nei parchi ho preferito correre nei viali della città Universitaria e nel parco dOrleans. Ogni corsa anche se piccola e limitata è un atto di scoperta. Così una mattina ho individuato la presenza di un sito archeologico all'interno della Facoltà di Agraria il Piano della Garofala, una pianura adiacente a un bosco di lecci e pini. Per il linguaggio quotidiano nulla succede a caso! Proseguendo nel percorso rimosso dal tempo, uscendo dai padiglioni tra vasche dacqua, porticati di glicine e rose ho trovato il giardino di S. Freud.

Il giardino di S. Freud
Il giardino di Freud è stato realizzato dal Comune e su volontà del Centro di Psicoanalisi di Palermo come segno di riconoscimento allamore di Freud verso la Magna Grecia e il
Sandor Ferenczi
grande interesse per le piante e i fiori. Freud scriveva alla moglie Marta
Non ti so dire quanto oggi ho visto e annusato di belle cose: la magnificenza e il profumo dei fiori nei parchi mi fa dimenticare di essere in autunno. Freud amava la lavanda, le rose canestrine, gli aranci amari e i gelsi. I dati biografici inerenti alla vita privata ci fanno conoscere un giovane Freud che, prima di essere uno scopritore delle geografie della mente, era un appassionato studioso di botanica e zoologia. Quanto la passione per i viaggi e la natura ha influenzato linconscio freudiano? Pompei, Paestum, Amalfi, ma anche Roma e Orvieto sono i luoghi privilegiati che hanno ispirato testi come: La Costruzione di una Analisi (1937) e Il delirio i sogni della Gradiva di W. Jensens (1906). La Sicilia dopo Pompei è stata la seconda musa ispiratrice. Freud si imbarcò da Napoli per Palermo con la motonave Siracusa nella sera di un maggio del 1910 accompagnato da Sandor Ferenczy, un giovane in formazione che sarà segnato traumaticamente dallesperienza siciliana. A Palermo Freud soggiornò allhotel De France nella Piazza della Marina dove è situato un parco con una fitta vegetazione di Ficus Magnolioides. Scriveva a Marta Palermo è stata una goduria inaudita un tale splendore di colori, profumi, vedute e benessere non li ho mai visti tutti in una volta! (Galuagno 2010). Il desiderio archeologico di visitare la Sicilia (Monreale, Segesta, Siracusa, Agrigento) è però turbato dalla relazione tra Freud e Ferenczy e passerà alla storia della psicoanalisi con la denominazione di Il Siracusa 1910. Sembra che entrambi gli studiosi fossero fissi nella ripetizione di ruoli Padre/Figlio. Le vicende personali di Ferenczy lo porteranno in seguito a una drammatica rottura con la società psicoanalitica di W. Ferenczy e sei mesi dopo la separazione dal movimento psicanalitico morirà di anemia perniciosa. Caro Maestro perché non mi ami? Così scriveva Ferecnzi nellepistolario a Freud. La stessa domanda di Alcibiade rivolta a Socrate nel Simposio di Platone e commentata da J. Lacan nel seminario VIII sul transfert. Transfert non sullamore ma sul sapere inconscio . sul materiale di lavoro analitico. Unanalisi può supplire una ferita una domanda damore? E la mancanza? E langoscia? E il vuoto che causa il desiderio? E come uscire dallodio per costruire arte e cultura? Leggendo il libro di Hilman La cucina di Freud e curiosando in casa Freud, la leggenda dice che Ferenczy si sia riconciliato con loggetto damore mancato inviando al maestro la ricetta delle frittelle Le frittelle di Ferenczy.  Silvana Leali


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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)