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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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600. IL FILO ROSSO, UN OPERA CONCETTUALE E METAFISICA di Roberto Rapaccini

L'opera il Filo Rosso di Paola Grossi Gondi è un cavo rosso che esplora lo spazio della Galleria Nazionale di Arte Moderna. La visione del video pubblicato su Youtube (a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=07fIbD9sonU&feature=youtu.be)   consente di averne cognizione meglio di qualsiasi descrizione. Ricondurre un'opera ad un genere artistico è solo l'artificioso risultato di una tentazione sistematica che mira a catalogare una materia che si declina senza soluzione di continuità e che nell'immaginario collettivo occupa uno spazio che non è circoscritto. Premesso tutto questo, è indubbio che il linguaggio del 'Filo Rosso' sia di carattere concettuale. L'opera ha infatti il principale obiettivo di comunicare un concetto, o più precisamente di suscitare una riflessione: è un strumento per una ricognizione del pensiero del fruitore.  La creatività artistica produce sempre un corto circuito fra l'autore e il pubblico. Nelle opere concettuali in particolare l'estro artistico interagisce con le potenzialità intellettuali dello spettatore, senza destarne componenti emozionali estetiche, mostrandosi indifferente alle impulsività e alle contingenze della realtà. Diversamente l'istallazione di Paola Grossi Gondi con le sue robuste volute rosse che penetrano, entrano ed escono dallo spazio nobile dell'atrio della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, ha un forte carattere evocativo e spirituale, poichè scandaglia anche la sensibilità del destinatario rivolgendosi a quell'intelligenza dei sensi che è un'evoluzione ascetica della razionalità. Il filo rosso, che normalmente unisce il destino di due anime, qui invece come qualsiasi entità che sia assoluta e trascendente, non ha nè inizio nè fine. In questa condizione esplora il mondo immanente e sensibile. Per questa peculiare e originale complementarietà fra i tratti ontologici di questo elemento dinamico e mutevole (nonostante la sua universalità) e la ricognizione del mondo sensibile, l'opera oltre che concettuale è anche  metafisica.
ROBERTO RAPACCINI   

1 commento:

Carmen ha detto...

Un bellissimo commento ....

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)