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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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607. WELCOME TO THE JUNGLE” dall’album “Appetite for Destruction”(1987) dei Guns&Roses di Roberto Latini

WELCOME TO THE JUNGLE” dall’album “Appetite for Destruction”(1987) dei Guns&Roses

Sono tre i gruppi di vero rock duro che hanno fatto breccia nella gente non metallara divenendo mainstream: gli AC/DC; i Metallica e i Guns & Roses (lasciando fuori i fondatori Deep Purple e Led Zeppelin). I primi hanno dovuto aspettare il settimo album e 6 anni per fare il botto. I secondi hanno aspettato cinque dischi e 8 anni. I Guns And Roses invece sono subito saliti alla ribalta col loro esordio. Pubblicando solo tre album in cinque anni sono divenuti mito amato anche dai non rockettari (il quarto e ultimo album è di diciassette anni dopo, ma non con la formazione originale). Perché è successo? Hanno forse inventato un genere musicale o un sottogenere metal? No, il loro suono era già stato perfettamente collaudato ben prima del 1987; però avevano grinta e stile, uno stile sonoro riconoscibilissimo, misto a un carattere umano casinista nella migliore tradizione rock; impersonando il vecchio ruolo dell’intrattabile in tempi moderni. E naturalmente le canzoni: grandi canzoni con songwriting vivo e pulsante. Il brano. Durata: 4’36” (scritta da Axl Rose, il cantante, e Slash, il chitarrista). La visione della città come fosse vista dall’alto è data da un bell’eco sulla chitarra, come per creare la ridondanza, con l’aggiunta di una vocalizzazione che amplifica l’impressione del suono di metropoli. Alla partenza deI riffing si percepisce chiaramente l’americanità del sound, la sua fusione col cantato esprime una verve teatrale. “Welcome to the Jungle” è titolo ripetuto ad inizio strofa e poi nel ritornello con note diverse; dopo il ritornello si infonde una cadenza alla Robert Plant (Led Zeppelin) quando viene ripetuto “MY” in “Feel my, my, my, my serpentine” e con le vocalizzazioni durante il primo assolo. Verso la fine della canzone invece, nel ritornello, il singer produce dei gutturalismi, tipo scimmia nella giungla. La chitarra solista dell’assolo numero uno è molto alla Aerosmith; inizia come se si suonasse il clacson (rientra nell’ambientazione descrittiva cittadina) ma dura solo 15 secondi. Il cantato muta dopo la seconda ripetizione di strofa/ritornello, quasi a virare verso un momento di calma, ma non è così, perché la tensione permane e riecco un assolo introdotto da un virtuosismo del cantante, in acuto prolungato. E’ il secondo solismo, più lungo del primo (33”) e di più ampio respiro. Dopo l’assolo arriva un cambio di ritmica a sottolineare il caos della giungla cittadina, dove il cantate urla che si è appunto in una vera e propria Giungla; infine ritorna il ritornello con gioco di vocalizzazioni ripetute tipo balbuzie. Il brano non è affatto claustrofobico, anzi non cerca di essere veloce, tirato e dirompente, piuttosto cura le variazioni maneggiando l’arrangiamento con eleganza. Axl possiede una voce roca ma in una tonalità alta che vibra di giusto feeling, a metà strada tra Plant e Tyler degli Aerosmith, anche nella modalità d’uso. Durante il ritornello si aggiungono leggeri cori puliti, quasi evanescenti, a dimostrare che ogni pezzo del puzzle sonoro non è buttato a caso. Il testo racconta la crudeltà e la durezza della vita sociale.
“Benvenuta nella giunglaqui noi abbiamo divertimento e giochi
abbiamo tutto quello che vuoi. Dolcezza, conosciamo i nomi
siamo le persone che riescono a trovare qualsiasi cosa di cui tu possa avere bisogno
se hai i soldi, dolcezzanoi abbiamo la tua malattia

Nella giunglabenvenuta nella giungla
guarda, mentre ti faccio inginocchiarevoglio vederti sanguinare
benvenuta nella giunglanoi la viviamo giorno per giorno
se lo vuoi, sanguineraima è il prezzo che paghi
e sei davvero molto sexyè molto difficile accontentarti
puoi provare le luci splendentima non le otterrai gratuitamente
nella giunglabenvenuta nella giungla
senti il mio serpentinoio, io voglio sentirti gridare
benvenuta nella giunglaqui diventa peggio ogni giorno
impari a vivere come un animalenella giungla dove giochiamo
se hai un desiderio per quel che vedilo prenderai eventualmente
puoi avere qualsiasi cosa tu voglia ma faresti meglio a non prenderlo da me
Nella giunglabenvenuta nella giungla
guarda, mentre ti faccio inginocchiareti vedrò sanguinare
e quando sei in alto non vuoi mai scendere, già!
sai dove sei? sei nella giungla
morirai nella giungla
benvenuta nella giungla
benvenuta nella giungla
guarda mentre ti faccio 
cadere giù - HA!”
I Guns nascono già maturi. “Appetite for Destruction” non ha un suono levigatissmo per produzione tecnica, ma il livello compositivo evolve senza nessun tipo di difetto o sbavatura. Disco estremamente adulto per ispirazione e originalità stilistica; aggiungendo al genere Street Metal un mattone in più. C’è una striscia sonora che parte dai Rolling Stones e arriva ai Guns and Roses passando per gli Aerosmith. Possiamo descrivere gli Aerosmith come la versione Hard Rock dei Rolling così come i Guns&Roses ne sono la versione Heavy Metal. La scuola settantiana è evidente in Welcome to the Jungle, come in tutto il resto dell’album; ma la band possiede una carica letale, che colpisce in un periodo storico che fu l’apice del genere suonato. Poi nel 1991 verrà il Grunge che sotterrerà questo tipo di rock (il quale risorgerà anni dopo); ma intanto la sostanza compositiva c’è e infiamma i palchi di tutto il mondo. Quest’anno 2017, anniversario dei trenta anni dall’esordio, i Guns si sono riuniti dopo lunga separazione, per un tour mondiale. Il carattere di Axl è famoso per essere difficile, ma ha mantenuto la qualità dell’ugola; l’anno scorso infatti aveva girato in tournè con gli AC/DC essendone il cantante sostituto di Brian Johnson, confermando successo e abilità. Anche il chitarrista Slash è un grande artista; anzi, più del cantante ha prodotto dischi di qualità sia come solista che con altre band, di carattere meno difficile, egli ha ereditato la bravura dei chitarristi rock degli anni ’70, ma nelle interviste preferisce parlare bene degli altri. Un grande gruppo con forti personalità, oggi tra i grandi della storia musicale.

SKY ROBERTACE LATINI

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)