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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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608. UN ALTRO MODO DI INVECCHIARE da un'Americana a Venezia


dal sito Huffpost

In lingua inglese diciamo, "Time waits for no one."  Il tempo non si ferma per nessuno.  Questo pensiero mi è stato ricorrente nel mese di luglio quando ho passato tre settimane dentro una residenza per anziani semi-indipendenti.  Negli USA questo tipo di struttura si chiama assisted living facility, cioè, vita assistita.  Mio papà (89) e sua sorella (96) sono vicini di casa nella struttura dove abitano circa 40 residenti in cima ad una collina nella campagna collinosa dove sono nati.  Lì ognuno affitta un appartamento che consiste di piccola cucina, salotto, camera e bagno.  Chi ha la macchina può tenerla nel parcheggio oppure affittare un posto nel garage.  Quasi tutti i residenti hanno rinunciato alla macchina.  La maggior parte di loro non è più capace di salire in macchina senza assistenza.  Mio papà ce l'ha tuttora e guida ogni tanto.  Lui e la zia, che ha la macchina anche lei, ormai rifiutano di essere reciprocamente passeggeri, segno dello stato attuale delle cose.  Chi ha bisogno di trasporto può averlo gratis comunque.  I residenti possono preparare i pasti da soli, volendo, oppure possono pagare un tot mensile e mangiare nella bella sala da pranzo con vista dove sono serviti pasti interessanti in comunità.  La maggior parte dei residenti preferisce questo sistema.  Chi vuole tenere un animale di piccola taglia lo può fare.  Ci sono cagnetti e una gatta nella struttura, anziani anche loro.  Di giorno e fino a tarda sera, giovani donne sorridenti girano fra gli appartamenti per fare i controlli sanitari di routine, consegnando farmaci, dando assistenza con le attività quotidiane e assicurando che tutti i residenti stiano bene.  C'è un animatore, un italoamericano di nome Bob, che arriva il lunedì fino a sabato, qualche volta assistito da due nipotine.  Bob propone attività di ogni tipo.  Sotto la sua guida gli anziani giocano a hockey, a palla, a bowling.  Giocano alle carte, ai dadi, a Bingo e agli esercizi di memoria e di manualità.  Possono scegliere premi utili: tubetti di dentifricio, fazzoletti di carta, crema idratante, sapone, belle cose fatte a mano, come portaoggetti che vanno appesi sugli strumenti di deambulazione e sedie a rotelle.  C'è chi sceglie invece la scatola di dolci.  Basta che non abbia il diabete.  La figlia di Bob arriva per guidare attività creative.  Gli anziani disegnano, dipingono, fanno oggetti vari e lavorano su progetti da gruppo.  Qualcuno fa esercizi nella piccola palestra, qualcuno lavora sui puzzle da tavola.  Periodicamente arrivano infermieri e terapisti per stimolare un pò di movimento mirato.  Ci sono concerti, servizi religiosi, feste non-stop.  Chi vuole sedersi all'aperto trova un panorama scenico fuori dalle porte del salone comune.  Può dondolare sul portico o camminare su una pista in vista di una grande birdhouse di legno fatta per gli uccellini.  Sotto il gazebo spunta ogni tanto una famiglia di conigli selvatici.  Qualche volta passano altri animali di bosco.  La mascotte della struttura, un cucciolo parte Labrador, parte pitbull, gira fra gli anziani seduti, facendo pet therapy.  Altri cani possono entrare anche loro, ricevendo molto affetto.  L'ambiente nella sua totalità offre ai senior una vita dignitosa in un'atmosfera amichevole.  La residente più anziana vanta 103 primavere, seduta in sedia a rotelle ma ancora molto sveglia.  La più vecchia residente della struttura è morta il giorno prima del suo 112° compleanno,  ricordata da molti come grande signora fino all'ultimo.  Il più giovane residente attuale è un ultra-sessantenne con gravi problemi di cuore.  Come ho già detto, sono rimasta come residente-in-visita per 21 giorni, ospite nel piccolo appartamento di mio padre.  Se la nostra famiglia fosse nata in Italia, Papà non starebbe in una residenza simile.  Starebbe con noi, i figli, presumo.  Ma negli USA, è insolito accudire gli anziani genitori, un fatto che mi fa tristezza adesso che sono diventata italiana al cuore.  Negli USA una persona compra l'assicurazione per la cura long-term, a lungo termine, per poter pagare le rate mensili in una struttura di assisted living come anche di un nursing home, cioè, di una struttura ospedaliera dove girano medici e infermieri 24 ore al giorno.  Gli anziani dove abitano Papà e Zia sono molto fortunati perchè non solo sono ancora semi-indipendenti, ma anche perché possono permettersi di vivere gli ultimi anni in un posto eccezionalmente gradevole e solidale.  Che cosa ho portato via da questa mia insolita vacanza?  Cosa pretendono gli anziani, siano quelli dentro una struttura siano quelli a casa?  Credo che vogliano essere visti come le stesse persone che sono sempre state, sebbene ora piegate dal tempo.  Gli anziani vogliono essere amati e rispettati, esattamente come le persone più giovani.  Ma soprattutto, credo, vogliono essere ricordati.  Abbiamo fatto delle conversazioni, gli anziani ed io.  Ho capito che dentro ogni "old man" e che dentro ogni "old lady" c'è un tesoro di ricordi e una grande voglia di condividerli.  Quanti di questi nuovi amici mi hanno detto, subito prima della mia partenza per l'Italia, "Grazie di essere stata con noi.  Quando torni ancora in Italia, ricordami."  Il tempo non aspetta nessuno, ma noi possiamo aspettarci a vicenda.  Possiamo ricordare i nostri anziani, vivi o morti che siano, e mandar pensieri e preghiere amorevoli.  Guardiamo il più vecchio albero e ricordiamo che dietro quella corteccia rugosa, quel tronco ormai macchiato e bucato, corre ancora la vita, sale ancora la linfa.  Quel vecchio albero è in grado di dare più che mai il sollievo dell'ombra rinfrescante a tutti che si fermano a cercarlo.    UN’AMERICANA A VENEZIA                     


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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)