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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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618.QUARTETTO - ZECCHINO D'ORO di Roberto Latini

Il 2017 è l’anno della sessantesima edizione dello Zecchino D’Oro, ma anche l’anno della morte del suo ideatore Cino Tortorella, in arte, per lo Zecchino, “Mago Zurlì”. La trasmissione possiede il guinnes dei primati per quella durata più a lungo di tutte. Il 24 settembre 1959 va in onda la prima edizione. Mago Zurlì già esisteva per via di una trasmissione per bambini condotta da Tortorella. A quel punto il personaggio passò allo Zecchino. Solo nel 1963 nasce il Piccolo Coro dell’Antoniano con la direttrice  Mariele Ventre (deceduta nel 1995). Lo Zecchino è arrivato alla 60° edizione nonostante “soli” 58 anni di esistenza, dato che per due anni ci furono doppie edizioni. Il nome della trasmissione è ispirato alla moneta che pinocchio sotterrò truffato dal Gatto e la Volpe.
Il brano: “QUARTETTO” (1959)  Testo di F. Izzi e musica di A.Bignotti
 “Quartetto” fu la canzone vincitrice della prima edizione, cantata dalla dodicenne Giusi Guercilena, che poi proseguì la carriera di cantante. Il ritmo è un fox-trot (genere nato dopo la prima guerra mondiale) in qualche modo non antiquato considerato allora ancora come sonorità moderna, che però in questo caso sostiene una semplice filastrocca non moderna.  L’inizio accenna alla terza parte (andante) della sinfonia del Guglielmo Tell (Rossini), che fa da intro adeguata per una atmosfera folk  agreste legata al tema di uccellini che cantano; ma è solo un pizzico di spunto. Il cantato è una veloce filastrocca che si alza di tono, in un crescendo del ritornello.  L’orchestra fa semplicemente il verso alla linea cantata come spesso succede nelle canzoni per bambini. Il testo:
“Quattro passerotti sotto il tetto,
fanno un adorabile quartetto:
tutti hanno tentato il do di petto
ce l’hanno fatta, che felicità.
Trilla una mazurca, un minuetto,
un motivo che per l’aria va;
poi con incredibile diletto
ciascuno riprende la sua libertà.
Uno canta dolcemente
con un po’ di nostalgia
gli risponde allegramente
il secondo in compagnia.
Canta il terzo con ardore
canta il quarto da tenore
mi sol si re mi.
Una passeretta capricciosa
Il quartetto sfida maliosa
E si mette a fare la vezzosa
Vuole attirare tutti intorno a sé.
Ma i bei passerotti canterini
Con più ardore trillano perché,
Perché mai dovrebbero, sciocchini,
All’allegro coro rinunciare, ahimè!
Uno, canta dolcemente
Con un po’ di nostalgia,
Gli risponde allegramente.
Il secondo in compagnia,
Canta il terzo con ardore,
Canta il quarto da tenore.
Mi-sol-si-re-mi…
Canta il primo con ardore
E il secondo con amore,
Canta il terzo con languore
Ed il quarto con calore,
Lietamente li accompagna
La nuovissima compagna.
Mi-sol-si-re-mi…
Cippi cippi cippi ci…”

Spesso negli anni la musica scritta per questa manifestazione ha cercato di rimanere nei suoi tempi contemporanei utilizzando i generi in voga, così si passa da schemi R’n’R anni ’50 a ritmi funky-disco nei settanta e ottanta. L’attenzione per la composizione è sempre stata alta e ha donato dignità artistica allo spettacolo. Oggi la musica passa per la rete, ma allora lo Zecchino aveva una valenza sua propria, e quindi un senso nell’esserci. Sky RobertAce Latini

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)