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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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628 - AMORE DI EDITH SÖDERGRAN di Chiara Passarella


Amore
La mia anima era un vestito azzurro color del cielo;
l'ho lasciato su una rupe, presso il mare,
e nuda son venuta a te, somigliando a una donna.
E come una donna mi son seduta alla tua tavola
e ho bevuto una coppa di vino, ho respirato il profumo di rose.
Mi hai trovato bella, che somigliavo a qualcosa visto in sogno,
ho dimenticato tutto, dimenticato la mia infanzia e la mia patria,
sapevo soltanto che le tue carezze mi tenevano prigioniera.
E tu sorridente hai preso uno specchio, m'hai invitato a guardarmi.
Io ho visto che le mie spalle erano di polvere e andavano in briciole,
io ho visto che la mia bellezza era malata e senza più volontà, svaniva.
Oh, tienimi chiusa fra le tue braccia, così forte ch'io non abbia bisogno di nulla.
                                                                                                                Edith Södergran

Edith Irene Södergran (San Pietroburgo, 4 aprile 1892 – Roščino, 24 giugno 1923) è stata una poetessa finlandese di lingua svedese. Iniziatrice dell'espressionismo in Finlandia, ha influenzato la lirica in lingua svedese fra le due guerre mondiali. È considerata la fondatrice del modernismo finlandese. Ella venne influenzata soprattutto dal Simbolismo francese, dall'Espressionismo tedesco e dal Futurismo russo. Durante la sua vita fu  poco nota come scrittrice, ma dopo la sua prematura dipartita, la sua influenza come poetessa fu notevole. Oggi viene vista come una delle esponenti più importanti della poesia svedese.  Tramite l'uso di vari mezzi stilistici, cantò la bellezza e la ricchezza della vita e alternò visioni di beatitudine ultraterrena a momenti di malinconica rassegnazione, in un personale mondo di immagini. Dopo aver frequentato a Pietroburgo la scuola tedesca, trascorse lunghi anni in sanatorio, soprattutto in Svizzera, dove venne in contatto con le avanguardie letterarie europee. Tornata in patria, diede inizio a un'attività poetica, eroicamente proseguita in anni bui di guerra, di difficoltà materiali e di isolamento. Alla prima raccolta Dikter ("Poesie", 1916), seguirono Septemberlyren ("Lira settembrina", 1918), Rosenaltaret ("L'altare di rose", 1919) e Framtidens skugga ("L'ombra del futuro", 1920), in cui è evidente l'influsso nietzschiano. Il linguaggio, sostenuto sempre da una forte tensione spirituale (dopo l'iniziale atteggiamento estatico di fronte alla natura e alla vita la Södergran si accostò all'antroposofia per approdare infine alla semplicità evangelica), raggiunse una consapevole e rigorosa misura. Sono testi di una poesia nuova per visionarietà e usi del ritmo libero, e dei cui originali aspetti l’autrice stessa ebbe a dire, nella nota alla Lira di Settembre: "Che il mio poetare sia poesia nessuno può negarlo, che sia verso non voglio pretenderlo. Ho cercato d’infondere un ritmo a certe recalcitranti poesie; e ci si rende conto che possiedo la forza della parola e dell’immagine solamente in piena libertà, cioè a spese del verso. Le mie poesie sono da prendere come disegni trascurati. Quanto al contenuto, lascio che il mio istinto fabbrichi ciò che il mio intelletto vede in un’attitudine d’attesa. La mia sicurezza dipende dal fatto che ho scoperto le mie dimensioni”. CHIARA PASSARELLA

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)