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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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307. ESTATE di Cristina Spera




L’estate per me arrivava in pieno inverno: improvvisa, inattesa, un tonfo sordo nello stomaco. Era sufficiente quel raggio di sole tra le tapparelle che colpiva le minuscole sfere di polvere scompigliandone il tragitto, oppure la maestra che si alzava dalla cattedra e tirava le tende nere e pesanti; quasi un sipario che si chiudeva sui nostri sogni.  Oppure il blu della cartina geografica che diventava più luminoso e intenso. O ancora le corse a ricreazione in cortile alle 10.30. Le giornate più lunghe, il tepore del sole, il profumo dell’aria….Il fatto che indossavamo ancora cappotti, sciarpe e cappelli era solo un dettaglio. Ci sarebbero stati giorni di pioggia, ma nulla avrebbero potuto. Era arrivata. Con la mente passavo in rassegna il mio guardaroba estivo. Camicette fresche, fiorate, colorate; top di filo, gonnine jeans, l’inossidabile scamiciata bianca con la martingala impunturata di turchese (che ogni anno saliva di un paio di centimetri) ma soprattutto i costumi da bagno a due pezzi e a un pezzo (come dicevamo noi!). Quell’anno avrei cambiato taglia: forse la prima da donna (come se esistesse un bikini taglia prima da uomo!).  Ma a noi piaceva tanto sottolineare quel da donna, anche se il pezzo sopra era più un impiccio che altro. Quante cose c’erano da sfoggiare quell’estate! Il kit completo mare, acquistato raccogliendo i bollini della FINA: un lungo inverno nel quale ogni pieno di benzina valeva ben 30 bollini. E noi…ce l’avevamo fatta! Materassino con oblò trasparente, canottino con tanto di pagaia e, meraviglia delle meraviglie, salvagente con vera corda marinara. Un salvagente così poteva competere con quello di Danilo, oggetto preziosissimo e desiderato da tutti. Si trattava di una ciambella a forma di timone per metà azzurra e per metà trasparente, dove erano disegnati pesci tropicali multicolore: una vera rarità. Quel pomeriggio avrei aperto lo scatolone contenente il kit, inebriandomi dell’odore di gomma nuova misto a talco. Avrei poi rovistato tra le creme di mamma, in cerca di quel barattolo marrone, con su disegnato un cane dispettoso che abbassava lo slip ad una bambina bionda che…beh, ci  siamo capiti. D’ora in avanti quella crema non mi avrebbe più rattristato perché sapevo che l’estate era arrivata. C’era poi da fare un salto al bar di zio Pietro. Sicuramente aveva già appeso gli espositori di latta dell’Algida e dell’Eldorado con raffigurati i gelati della nuova stagione; ci sarebbero state le novità evidenziate all’interno di nuvolette colorate e poi tutti gli altri gelati che io e Cinzia nel corso delle estati precedenti, avevamo già avuto modo di apprezzare.  Poi avrei chiamato Cristina. Non c’era bisogno di informarla circa l’arrivo dell’estate: lei, come me, sapeva. Mi avrebbe raggiunto dopo i compiti. E allora avremmo spalancato le porte al sole, alla sabbia, al mare, alla salsedine, agli stampini, alle conchiglie, al coccobello, al jokebox, alle pinne, alle cuffie con i fiori di gomma, agli zoccoletti di sughero, ai teli da bagno a strisce colorate, alle file interminabili davanti alle cabine telefoniche con le mani piene di gettoni…Ma questa è un’altra storia. CRISTINA SPERA

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questa mattina di pioggia e nebbia, leggendo il tuo racconto, ho respirato profondamente e ad un tratto ecco riaffiorare il profumo di salsedine e di salmastro che suggellava il nostro arrivo finalmente "al mare".
Grazie di cuore!
Cristina

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)