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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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306. NONNA MOSES da un'Americana a Venezia




Ha cominciato a dipingere con dedizione quando aveva circa 79 anni, e questo solo perché l'artrite alle mani non le permetteva più di creare con ago e filo di lana.  Era una donna di campagna, una che aveva lavorato sin da ragazzina, sia nello stato di New York dove era nata nel 1860, sia in Virginia dove era andata a lavorare la terra con l'uomo sposato quando a 27 anni.  Ha dato luce a dieci bambini di cui ne sono sopravissuti soltanto cinque.  Da giovane, Anna Mary non ha potuto studiare in modo continuativo e non ha mai seguito un corso d'arte.  Autodidatta, da anziana ha dipinto il suo primo quadro usando le pitture da parete.  Alle scene di neve, ha persino aggiunto il "glitter," quella polvere luccicante che si usa per decorare gli addobbi.  La signora abitava nel paesino di Hoosick Falls (cascate) lungo la Hoosick River (fiume) nella Hoosick Valley (valle) nello stato di New York quando iniziò la sua carriera da pittrice di folk art, cioè, di "arte primitiva."  Se non avesse fatto l'artista, disse, avrebbe allevato i polli.  Dipingeva dentro una stanza da lavoro che già conteneva una vecchia tavola di cucina, senza cavalletto.  Vendeva i suoi primi quadri alla County Fair (fiera della contea) e ai mercatini, assieme alla marmellata e ai cetrioli fatti in casa.  Amava dipingere le colline e i campi, le vecchie case e i laghetti, i fiumi e i ponti coperti, e i contadini e gli animali nelle fattorie.  I suoi quadri catturavano le stagioni e lo spirito della campagna.  Uno dei suoi quadri si chiama "Hoosick Valley (Dalla finestra)," una scena incorniciata dalle tende bianche di casa sua.  I suoi soggetti erano sempre tipici della sua epoca.  Dipinse le persone mentre sbucciavano il granoturco con le mani e facevano il sapone, le candele, e la apple butter (la scura conserva di mela). Si vede anche la comunità impegnata a fare lo sciroppo d'acero, e le donne che assieme fanno una tipica coperta a toppe che si chiama quilt.  Qualche donna nordamericana continua ancora la tradizione del quilting bee, cioè, il trovarsi in gruppo per condividere un solo progetto di quilt.  La Signora Moses dipingeva i fedeli e le loro feste, il vecchio modo di festeggiare il Natale, Thanksgiving, e Halloween.  Creava ritratti semplici ma eloquenti di quell'America che formava la sua realtà, una realtà per cui molte persone oggi provano nostalgia.  L'artista contadina è stata scoperta da un ingegnere civile di nome Louis Caldor che ha comprato qualche dipinto e poi le ha fornito dei materiali artistici.  In quel periodo, lei non chiedeva più di $8 per un quadro.  Finalmente, grazie a Caldor, i suoi quadri sono stati esibiti dal padrone della Galerie Saint Etienne a New York City che l'ha ospitata da allora in poi.  Il titolo della prima mostra è stato "What a Farm Wife Painted," cioè, "Ciò che ha pitturato una moglie di fattoria."  La personalità e il modo diretto e amabile di comunicare sono state le sue carte vincenti.  Diceva, "Pitturare non è la cosa importante:  la cosa importante è di rimanere impegnati."  Durante una mostra nei grandi magazzini Gimbel's, sempre a New York City quello stesso anno, la signora Moses è stata molto apprezzata dal pubblico.  Con il nuovo appellativo di "Grandma" (Nonna) Moses, è diventata una superstar negli USA, e per il resto della sua vita, una leggenda vivente.  Durante la Guerra Fredda, il suo lavoro è stato una diversione dalle tensioni create dalla costante minaccia di guerra atomica.  Poi, la sua vita è stata la prova che non è mai troppo tardi per iniziare qualcosa di nuovo.  Dopo molte mostre, e sempre più quotata, "Grandma" Moses è stata onorata dai big.  E' divenuta soggetto di libri.  Nel 1953 è apparsa sulla copertina della rivista Time ed è stata ospite sullo show televisivo di Edward R. Murrow nel 1956.  E' morta nel 1961, all'età di 101.  Oggi ciascun dei suoi 1.600 quadri ha valore notevole.  La sua arte primitiva è l'icona di un modo di vivere e di essere, che sembra irrepetibile per la sua forte semplicità.  Disse una volta, nel suo modo sincero, "Guardo indietro sulla mia vita come ad una giornata di lavoro; il lavoro è stato fatto, e ne sono soddisfatta." UN’AMERICANA A VENEZIA                

1 commento:

@geridicillo_art ha detto...

Bellissima storia ...ho 65 anni ,ho cominciato a dipingere ad acquerello due anni fa durante la quarantena a Londra e non ho smesso ora forma parte de la mia vita ,ci sono già 320 dipinti realizzati di maniera autodidatta con le mie conoscenze dal liceo e attaccamento alle arti dai 12 anni .

Gerardina Dicillo
@geridillo_art

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)