scorr

In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

...in altre lingue...

...in inglese....

...in altre lingue...

LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

LA FOTO DELLA SETTIMANA  a cura di NICOLA D'ALESSIO
LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
Questo blog non ha finalità commerciali. I video, le immagini e i contenuti sono in alcuni casi tratti dalla Rete e pertanto sono presuntivamente ritenuti pubblici, pur restando di proprietà del rispettivo autore. In ogni caso, se qualcuno ritenesse violato un proprio diritto, è pregato di segnalarlo a questo indirizzo : rapacro@virgilio.it Si provvederà all’immediata rimozione del contenuto in questione. RR
BENVENUTO! - Il Blog si occupa di Arte, Spiritualità, Creatività e Religione

327. LEGGE 23 NOVEMBRE 2012, N. 215 ( DISPOSIZIONI PER PROMUOVERE IL RIEQUILIBRIO DELLE RAPPRESENTANZE DI GENERE) E NASCITA DEI COMITATI UNICI DI GARANZIA di Chiara Passarella


Ebbi già modo alcuni mesi fa di intervenire con un post specifico relativamente alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’ 11 dicembre 2012 della Legge n. 215/2012, entrata in vigore il 26 dicembre 2012, che modifica nella sostanza,  in particolare per i comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti, alcune disposizioni del Testo Unico degli Enti Locali con l’intento di garantire, e non più solo promuovere, la parità di genere. Da qui le nuove previsioni sulle quote di lista -  in virtù delle quali nessuno dei due sessi può essere rappresentato nelle liste in misura superiore ai due terzi delle candidature - e sulla doppia preferenza di genere, con la quale ciascun elettore potrà esprimere due voti di preferenza, purché siano candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. Il nuovo assetto normativo prevede inoltre, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, e cioè entro il 26 giugno 2013, l’adeguamento degli statuti e dei regolamenti comunali  attraverso la modifica di tutte le disposizioni che attengono le modalità di nomina di rappresentanti del Comune “per garantire la presenza di entrambi i sessi” sia nelle giunte e negli organi collegiali e non elettivi del Comune, che negli enti, aziende e istituzioni da essi dipendenti. Con riferimento alla composizione della giunta, viene stabilito che il sindaco, nel nominare gli assessori, rispetti “il principio di pari opportunità tra uomini e donne garantendo la presenza di entrambi i sessi”, norma che può dirsi rispettata, anche alla luce della giurisprudenza consolidatasi nel tempo, se si traduce in una equilibrata presenza di donne e uomini sia sotto il profilo numerico che qualitativo. Mi auguro che  sia assicurata l’attuazione del nuovo dettato dell’art. 6, comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali, ricordando che ogni futura nomina in violazione dei principi in materia di pari opportunità potrebbe essere a rischio di annullamento. Sono certa che ci sarà condivisione sulla mia idea che la disparità di rappresentanza tra i generi non attiene esclusivamente ai “diritti delle donne” ma interroga innanzitutto la democraticità dei sistemi di governo. Con l’occasione voglio dare notizia che il Comune di Terni ha istituito il "Comitato unico di garanzia per le pari opportunità', la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni". Voglio citare anche le motivazione che hanno portato alla  nascita di questi Comitati (per brevità da ora in poi chiamati CUG) ricordando che l'ordinamento italiano ha recepito i principi veicolati dalla Unione europea in tema di pari opportunità' uomo/donna sul lavoro, contrasto ad ogni forma di discriminazione e mobbing. L'amministrazione pubblica, che deve essere, a mio avviso,  un datore di lavoro esemplare, ha attuato  questi principi che si ritrovano, tra le altre, in disposizioni già  contenute nel decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, in particolare negli articoli 7 e 57, e nella contrattazione collettiva. L'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa e la produttività' passano necessariamente attraverso il miglioramento dell'organizzazione del lavoro. Un contesto lavorativo improntato al benessere dei lavoratori e delle lavoratrici, rappresenta, infatti, un elemento imprescindibile per garantire il miglior apporto sia in termini di produttività stessa che di atteggiamento nei confronti del lavoro. Infatti in  un ambiente lavorativo ove si verificano episodi di discriminazione o mobbing si associa quasi inevitabilmente anche la riduzione e il peggioramento delle prestazioni. Oltre al danno arrecato ai lavoratori e alle lavoratrici, si hanno ripercussioni negative sia sull'immagine delle amministrazioni pubbliche, sia sulla loro efficienza. In un momento di grossa crisi come questo, reputo basilare  il ruolo che i dipendenti pubblici hanno  nei confronti del sistema paese e soprattutto reputo fondamentale la peculiarità  del loro  prezioso  lavoro che garantisce qualità ed equità a tutti i cittadini italiani. Il CUG sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari opportunità' e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, costituiti in applicazione della contrattazione collettiva, dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni»  La novità quindi è  costituita dalla presenza di un unico organismo che assume -unificandole - tutte le funzioni che la legge, i contratti collettivi e altre disposizioni attribuivano, come già detto, ai Comitati per le pari opportunità ' e ai Comitati paritetici sul fenomeno del mobbing. E’ inoltre indiscutibilmente positivo e rispondente anche alle indicazioni dell'Unione europea, avere organismi paritetici che, come strumenti delle stesse amministrazioni nell'ambito delle quali operano, svolgono un compito importante: contribuire a fornire elementi utili per la corretta gestione del personale in un'ottica di parità e contrasto alle discriminazioni, sensibilizzazione al tema del benessere lavorativo e l'instaurarsi di una cultura del rispetto della dignità  del lavoratore e delle lavoratrici. Appare quindi in linea con i tempi la previsione dell'art. 21, comma 4, della legge 183/2010, che ha previsto l'ampliamento delle garanzie, oltre che un’attenzione al contrasto alle discriminazioni legate al genere, ad ogni altra forma di discriminazione, diretta ed indiretta, che possa discendere da tutti quei fattori di rischio più  volte enunciati dalla legislazione comunitaria: età', orientamento sessuale, razza, origine etnica, disabilità   e lingua, estendendola  al trattamento e alle condizioni di lavoro, alla formazione, alle progressioni in carriera e alla sicurezza. Un ambiente di lavoro in grado di garantire pari opportunità', salute e sicurezza e' elemento imprescindibile per ottenere un maggior apporto dei lavoratori e delle lavoratrici, sia in termini di produttività che di appartenenza. Risponde in pieno a queste esigenze il CUG , prevedendo espressamente che le amministrazioni pubbliche garantiscano pari opportunità, un ambiente improntato al benessere organizzativo e si impegnino a prevenire, rilevare, contrastare ed eliminare ogni forma di violenza sessuale, morale o psichica al proprio interno. Per la prima volta la questione della parità  e delle pari opportunità  entra a pieno titolo in una normativa di carattere generale tra i fattori che condizionano il funzionamento organizzativo. Perseguire la parità  tra i generi nella pubblica amministrazione significa, dunque, agire contemporaneamente sui diversi fronti dell'innovazione dei modelli organizzativi, del rinnovamento della classe dirigente, dell'uguaglianza delle opportunità' e del riconoscimento del merito e, non ultimo, della capacità  delle amministrazioni di promuovere la parità' anche nel contesto esterno. Il CUG assicura infatti  nell'ambito del lavoro pubblico, parità e pari opportunità di genere, rafforzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e garantendo l'assenza di qualunque forma di violenza morale o psicologica e di discriminazione, diretta e indiretta, come ho già ricordato, relativa al genere, all'età , all'orientamento sessuale, alla razza, all'origine etnica, alla disabilità, alla religione e alla lingua. Senza diminuire l'attenzione nei confronti delle discriminazioni di genere, l'ampliamento ad una tutela espressa nei confronti di ulteriori fattori di rischio, sempre più  spesso coesistenti, intende adeguare il comportamento del datore di lavoro pubblico alle indicazioni della Unione Europea.Sarà doveroso  quindi riconoscere  il diritto irrinunciabile dei soggetti  di essere trattati con dignità, di essere tutelati nella propria libertà personale e di vivere in un ambiente di lavoro sereno e favorevole a relazioni e comunicazioni interpersonali improntate al reciproco rispetto;  considerare  il benessere psicofisico e la serenità psicologica nei luoghi di lavoro come fattori strategici, sia per l'organizzazione che per la gestione delle risorse umane;  impegnarsi  a perseguire accertati comportamenti prevaricatori o persecutori tali che provocano disagio e malessere psicofisico, applicando nei confronti degli autori severe sanzioni.  Impegnarsi  a promuovere il benessere organizzativo, ovvero ad "eliminare cause organizzative, carenze di informazione e di direzione" che possano favorire l'insorgere di conflitti e disagio psicologico, intesi come malessere derivante da disfunzioni strutturali, anche inconsapevoli, dell'organizzazione del lavoro; considerare  condotta scorretta la ritorsione diretta e indiretta nei confronti di chi segnala casi di malessere organizzativo e criticità nei rapporti e nelle comunicazioni interpersonali, in contrasto con i doveri dei dipendenti e rilevante anche sul piano disciplinare; impegnarsi affinché tutte le situazioni di irregolarità che si dovessero determinare vengano gestite nel più rigoroso rispetto delle norme giuridiche e deontologiche relative alla riservatezza. In particolare, il lavoratore che ha subito atti o comportamenti lesivi della dignità ha diritto di richiedere l’omissione del proprio nome in ogni documento. CHIARA PASSARELLA


Nessun commento:

* * *

IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

* * *

A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)