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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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383. POESIA A MIO FRATELLO BIANCO (in ricordo di Nelson Mandela) di Chiara Passarella



Caro fratello bianco,
quando sono nato ero nero,

quando sono cresciuto ero nero,
quando vado al sole sono nero,
quando sono ammalato sono nero,

mentre tu, uomo bianco:
quando sei nato eri rosa
quando sei cresciuto eri bianco,
quando vai al sole sei rosso,
quando hai freddo sei blu,
quando hai paura sei verde,
quando sei ammalato sei giallo,
quando morirai sarai grigio.

E dopo tutto ciò,
tu hai il coraggio di chiamarmi
uomo di colore?                             

Léopold Sédar Senghor



 Oggi 15 dicembre 2013 il Sudafrica ha detto addio a Mandela. Il presidente Zuma ha detto:  il tuo cammino di libertà si èconcluso, ma il viaggio continua. Nell’ultima newsletter del  nostro blog,  Roberto ha ricordato Mandela con alcune sue frasi e con un’opera figurativa creata da Roberto stesso. Io, oggi,  voglio dare il mio saluto e il mio tributo a  Madiba con i versi e con il pensiero di Léopold Sédar Senghor,  il Padre della Négritude, il grande movimento della specificità culturale africana, che fu cantore sublime dell'unità dell'uomo e della natura. Senghor fu eletto primo Presidente della Repubblica del Senegal nel 1960, dopo la liberazione dal colonialismo francese, e ha guidato il suo paese per vent'anni: lui cristiano, in un paese musulmano, a dimostrazione della tolleranza religiosa esistente in Senegal. Riporto alcuni suoi concetti e pensieri e non aggiungo altro.

 


Concetto di Négritude


Perché  il dialogo? Per il bianco europeo, per la sua ragione discorsiva, ogni cosa è vera o falsa, buona o cattiva. Il mondo dei bianchi è quello della dicotomia e dell'opposizione. Il mondo dei blocchi. Per il negro-africano ogni cosa, ogni forza è di per sé un nodo di forze più elementari, maschili e femminili per esempio, la cui realizzazione personale può provenire soltanto dall'accordo di questi elementi: dal loro dialogo. Dialogo interiore, intra-personale, ma anche dialogo inter-personale, fra esseri o categorie di esseri complementari. L'ontologia negro-africana non è solamente unitaria: è esistenziale. Tutto il sistema è fondato sulla nozione di forza vitale. Essa, che pre-esiste all'essere, fa l'essere. Dio ha dato la forza vitale agli animali, ai vegetali, ai minerali, agli uomini: perché  essi sono. Ma questa forza ha la vocazione di crescere. Così l'esistenza si fonda sulla pre-esistenza per sbocciare in un'esistenza superiore. Da questo deriva il posto che occupa l'uomo nel sistema, nella sua qualità di esistente, cioè di vivente capacedi aumentare la sua forza, di realizzarsi in una persona, sempre più libero in seno a una comunità solidale. Il ritmo è l'architettura dell'essere, il dinamismo interno che gli dona forma. Il sistema di onde che l'essere emette in direzione degli altri. Esso si esprime coi mezzi più materiali: linee, superfici, colori, volumi, scultura e pittura, accenti in poesia e musica; movimento nella danza. In tal modo, orienta tutte queste cose concrete verso la luce dello spirito. Il ritmo negro si incontra con tutte le arti. Con procedimenti diversi, combinando il parallelismo e l'asimmetria, l'accentuazione e l'atonalità, i tempi forti, e i tempi deboli, introducendo la varietà, ossia la rottura; nella ripetizione, il ritmo nasce, si rafforza, acquista una funzione dominante, esprimendo così la tensione dell'essere nel suo atto di produrre qualcosa di essenziale. Il ritmo è, incontestabilmente, l'impronta della negritudine. Ecco dunque i valori fondamentali della negritudine: un raro dono di emozione, una ontologia esistenziale e unitaria, che fa capo al surrealismo mistico, a un'arte impegnata e funzionale, collettiva e attuale, il cui stile si caratterizza attraverso l'immagine analogica e il parallelismo asimmetrico. La mia conclusione è questa: la vera cultura è mettere radici e sradicarsi. Mettere radici nel più profondo della terra natia. Nella sua eredità spirituale. Ma è anche sradicarsi e cioè aprirsi alla pioggia e al sole, ai fecondi rapporti delle civiltà straniere...


(da "Poesie dell'Africa")



Definizione di  Négritude


"Coscienza di essere nero, semplice riconoscimento di un fatto che implica accettazione, presa in carico del proprio destino di nero, della propria storia e cultura. E’ innanzitutto una negazione, il rifiuto di assimilarsi e di perdersi nell'altro. "


 


CHIARA PASSARELLA



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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)