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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

LA FOTO DELLA SETTIMANA  a cura di NICOLA D'ALESSIO
LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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429. ESTATE: UN PONTE VERSO IL TEMPO CHE VERRÀ di Chiara Passarella






Si avvicinano le ferie estive e con esse un tempo sospeso che rimanda il mio pensiero alla figura del ponte: una figura simbolica di grande pregnanza non solo nell’ambito delle scienze (architettura, urbanistica), ma anche in quello culturale. Personalmente  credo che si tratti della metafora più bella che si possa immaginare in un periodo di ferie, sospeso nel tempo. Le trasparenze di questa metafora, infatti, aiutano a cogliere quel significato nascosto che rende più apprezzabili molti aspetti della vita dell'uomo, dalla dimensione interiore a quella dei suoi prodotti artistici e culturali. Andando oltre il tecnicismo, si comprende come i ponti possano dar vita ai luoghi, trasformando zone prive di significato in ambienti dotati di una propria personalità e di una vita autonoma che si trasferisce anche nelle persone che frequentano questi luoghi o che ci vivono attorno. Ecco perché il ponte può essere inteso come simbolo per antonomasia della connessione tra la cultura, i luoghi e le persone.  Non a caso l’altra settimana e precisamente sabato 19 luglio il gruppo Adaltavoce Terni ha organizzato  l’evento “I ponti parlano” a cui ho partecipato come ascoltatrice e di cui riporto la descrizione con le parole degli organizzatori stessi: “I ponti parlano, non li sentite? La loro voce si alzerà sabato 19 dalle 22.00 in poi. Se vuoi parlare per i ponti e sui ponti, sabato alle 22.00 vieni a leggere brani – poesie - articoli sul tema "I ponti": porta con te tre letture della lunghezza massima di 3 minuti l'uno, una torica o una luce da libro (se non dovessi averla ti illumineremo noi) e il desiderio di condividere la suggestione della lettura. Itinerario di questa prima escursione letteraria:
partenza alle 22.00 dalla passerella di via del Cassero (1° tappa), nuova passerella in c.so del Popolo (2° tappa), lungofiume e 3° ultima tappa alla prua sul Nera (ponte Carrara). Ad ogni tappa potrai dar voce ad un ponte o altrimenti ascoltare la sua voce.
Ti aspettiamo!”
L’evento è riuscito benissimo: una lodevole iniziativa lungo le sponde del fiume Nera  e sopra i tre suggestivi ponti che allacciano una parte della città all'altra. Molto bravi anche coloro che hanno  letto! Il ponte é  anche una metafora di ciò che mette in relazione unità che stanno tra loro distanti, rendendo possibili passaggi e congiunzioni altrimenti impensabili. Immagine concreta del simbolo, il ponte rimanda a ciò che l'uomo ha imparato a costruire per superare la condizione dolorosa e paralizzante di scissione e isolamento tra sé e l'altro (dimensione interpersonale) o tra parti di sé (dimensione intrapsichica). L'esperienza del conflitto, la sofferenza della separazione e contemporaneamente l'attrazione verso ciò che è sconosciuto, la spinta verso l'oltre, l'altro, il diverso, ha attivato nell'essere umano la capacità creativa di gettare dei ponti (il linguaggio, la metafora, il dialogo) che consentono comunicazione e possibilità di incontro tra differenti sponde, senza per questo ostacolare né ostruire il fluire di ciò che in mezzo scorre. Il ponte è anche esperienza concreta di unità e diversità insieme, di opposti che,  solo in quanto si sono riconosciuti tali,  possono infine arrivare a congiungersi.
“Sembrava che le due rive avessero lanciato l'una verso l'altra degli zampilli spumeggianti d'acqua e che questi zampilli, scontrandosi ed unendosi in un arco, fossero rimasti per un momento sospesi sopra l'abisso”.  Ivo Andric - Il ponte sulla Zepa
"Allora, di qui il ponte non si può vedere" "No" disse il vecchio, "siamo sul versante piano del valico, qui il fiume scorre lento. Più giù la strada si nasconde fra gli alberi e il terreno precipita bruscamente in una gola profonda..." "Ora ricordo." "Il ponte passa su quella gola.""E dove sono le loro sentinelle?"   E. Hemingway - Per chi suona la campana
"Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco -
sulle oscure voragini
della terra"
A. Pozzi - Lieve offerta

“Cieli grigi di cristallo. Un bizzarro disegno di ponti, alcuni dritti, altri ricurvi, altri ancora che scendono oppure obliqui ad angolo sui primi, e queste figure si rinnovano negli altri circuiti rischiarati dal canale, ma tutti così lunghi e leggeri che le rive, cariche di cupole, si abbassano e si rimpiccioliscono. Qualcuno di questi ponti è ancora carico di casupole. Altri sostengono pennoni, segnali, fragili parapetti. Accordi minori s'incrociano, e filano, funi salgono dagli argini. Si distingue una giacca rossa, forse altri costumi e alcuni strumenti musicali. Sono arie popolari, frammenti di concerti signorili , residui di inni pubblici.  L'acqua è grigia e blu, larga come un braccio di mare. Un raggio bianco, cadendo dall'alto del cielo, annienta questa commedia." A.Rimbaud – Les ponts

Ho riportato alcuni dei brani che sono stati letti durante la serata “I ponti parlano”. Voglio concludere riallacciandomi al titolo che ho dato a questo post. L’estate ed il riposo feriale hanno lo scopo di unire due sponde che nell’immagine del ponte rappresentano il passaggio e l’unione fra due opposti territori, quello dell’inverno con i suoi affanni e l’autunno con la ripresa delle attività. L’estate, proprio come un  ponte, avvicina, congiunge, concilia, collega ed indica il bisogno di raccogliere le forze per attraversare la vita. Il passaggio del ponte  diventa allora il percorso interiore volto ad integrare nuovi aspetti e  nuovi territori che si profilano proprio al di là del ponte stesso. Auguro a tutti una buona estate con questa poesia:
“Nascono i bei pensieri sopra i ponti
e sempre ci si ferma sopra i ponti
per contenere quell’atomo di grazia
sospesa in equilibrio
tra gravità di sponde e cieca corsa d’acqua.
Ti darò appuntamento sopra un ponte,
in questa mezza terra di nessuno.”     Patrizia Cavalli – Sempre aperto teatro
CHIARA PASSARELLA
 






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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)